Mazzarri Pazzo furioso: vuole tre rinforzi! De Laurentiis pensa ad altro, Bigon deve darsi una mossa. Ma i nomi nuovi...

24.08.2012 10:00 di  Arturo Minervini   vedi letture
Mazzarri Pazzo furioso: vuole tre rinforzi! De Laurentiis pensa ad altro, Bigon deve darsi una mossa. Ma i nomi nuovi...
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© foto di Marco Iorio/Image Sport

Eccolo. Anzi rieccolo. Il Walter furioso, quello di fine campionato scorso, che aveva tuonato e minacciato di andar via sbattendo la porta. Mazzarri, nel vertice di ieri con De Laurentiis e Bigon, ha rievocato le promesse che il patron aveva fatto per trattenerlo sulla panchina azzurra. Promesse, al momento, lontane dall’essere soddisfatte.

PAZZO PER PAZZINI - Che i top-player non sarebbero arrivati, Mazzarri lo aveva capito dopo qualche settimana di mercato. Si era quasi rassegnato all’idea, ma si sarebbe aspetattato, come era lecito fare, qualcosa di più da questa sessione di mercato. Nei giorni scorsi, però, una fiammella di speranza aveva pervaso il tecnico, fiducioso nel poter portare in azzurro quel Giampaolo Pazzini che tanto apprezza e stima. Telefonate, lunghi corteggiamenti fino alla resa dinanzi ad un altro rifiuto. Pazzini ha scelto il Milan confidando a Mazzarri che, come dargli torto, avrebbe avuto più possibilità di giocare da titolare in rossonero (con la partenza di Ibrahimovic ed i continui infortuni di Pato) piuttosto che al Napoli dove il cannibale Cavani avrebbe lasciato poco spazio. Un affare sfumato, quello per il Pazzo, che ha mandato comunque su tutte le furie il tecnico, che a pochi giorni dalla chiusura del mercato di trova a gestire una rosa che ritiene ancora incompleta.

L’ALLARME – L’ultimatum lanciato dal tecnico è stato deciso: vuole l’esterno di fascia (ormai è una storia più comica di una barzelletta-ndr), un degno sostituto di Gargano ed uno con le caratteristiche di Pazzini per avere maggiori alternative in attacco, anche perché la sua fiducia in Vargas è ulteriormente crollata a picco. Tre rinforzi in sette giorni. Già questo lascia un po’ di amaro in bocca, per una società che dovrebbe pianificare e non ridursi alla corsa ai saldi degli ultimi giorni di mercato, dopo aver fallito diversi obiettivi.

LA RISPOSTA DI AURELIO – De Laurentiis ha recepito l’antifona, ma in testa gli balla solo la questione Cavani ed una questione rinnovo che deve essere al più presto conclusa. Ma c’è Mazzarri da soddisfare in qualche modo, puntando magari su l’alleanza ormai consolidata, forse troppo, con l’amico Moratti da quale potrebbe arrivare l’esterno. C’è la promessa di spedire in azzurro l’esterno brasiliano Jonathan, ma solo nel caso in cui l'Inter non dovesse trovare una sistemazione per Maicon. Una situazione abbastanza paradossale per una società che dovrebbe programmare ed avere la forza di scegliere e non stare certo alla finestra in attesa di  “elemosinare” qualche esubero altrui. Ma tant’è. Se Moratti non potesse mantenere la promessa, legata appunto alla cessione di Maicon, il Napoli si fionderebbe su Giandomenico Mesto. Dopo aver trattatato Cissokho, Balzaretti e Pereira fa uno strano effetto…

L’EREDE DEL MOTA – Per il centrocampo la società è convinta, non si capisce ancora bene quanto lo sia anche Mazzarri, di poter rilanciare Marco Donadel. Un rischio, che sembrerebbe orientare la società a puntare su un giovane di prospettiva per completare da un punto di vista numerico, la mediana. I nomi sul taccuino di Bigon sono diversi: oltre a Merkel e Cirigliano (pista raffreddata), nelle ultime ore prendono corpo anche le ipotesi Omar El Kaddouri (che sarebbe più un vice-Hamsik) e di Matias Vecino, talento uruguayano del Nacional. Con l’incognita Donadel (dopo un anno di inattività non può essere considerato diversamente), e la perdita di Gargano, la società rischia di trovarsi ancora una volta in affanno nel reparto nel corso di una stagione lunga e dispendiosa.

NODO ATTACCANTE – Il pomo della discorsia ha le sembianze precise di Eduardo Vargas. Mazzarri lo ritiene acerbo e poco incline al ruolo di prima punta, Bigon vuol difendere la scelta, ed i soldoni, spesi a gennaio. Tutto verte attorno al futuro del cileno, che vorrebbe giocare di più ma allo stesso tempo teme di trovare poco spazio anche in società che lo hanno richiesto in prestito, tipo Genoa. Una questione che verrà risolta last-minute, ancora una volta. Una questione che si sarebbe dovuto affrontare con maggiore decisione e programmaticità da parte di tutti i protagonisti. Ed invece, a sette giorni dal mercato, si è ancora travolti dal dubbio ed a chiedersi che farà Vargas, chi arriverà come vice-Cavani. Si poteva gestire tutto in maniera più chiara. Nel caso di partenza di “Turboman”, sfumato Pazzini potrebbe essere Floccari l’uomo giusto, da prendere in saldo nelle ultime ore di mercato. Basteranno questi nomi a placare l’ira di Mazzarri? Probabilmente la risposta è già nella domanda...

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