Rimpianti e speranze dopo una domenica bestiale. E un qualunquismo malvagio nel giudicare il caso Hamsik

Quella di ieri non è stata una gran giornata per i colori azzurri
18.02.2013 18:18 di Vincenzo Balzano Twitter:    vedi letture
Rimpianti e speranze dopo una domenica bestiale. E un qualunquismo malvagio nel giudicare il caso Hamsik
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Doveva essere una domenica bestiale. Lo è stata, ma non per il motivo che tutti i napoletani speravano. Il regalo proveniente dall'Olimpico è rimasto chiuso alle porte del San Paolo: gli azzurri non hanno saputo aprirlo, a stento sono riusciti a toglerne il fiocco, e a guadagnare un punticino sulla Juve. Se a questo si aggiunge la rapina perpetrata ai danni di Hamsik, il quadro è completo. E di certo non è un bel vedere.

RIMPIANTI E SPERANZE - La partita con la Sampdoria ha rappresentato una ghiottissima occasione, purtroppo persa, per il Napoli. C'era la possibilità di portarsi a -2,  ma la squadra, che sta rifiatando in alcuni dei suoi uomini migliori dopo una rincorsa lunga oltre un mese e mezzo, non è riuscita a far sua l'intera posta in palio. E l'ambiente ha iniziato a mugugnare: i fischi del San Paolo - legittimi, per carità, seppur forse troppo affrettati - possono avere una chiave di lettura importante, facendo da sprone a una squadra che ha sempre dimostrato, da quando c'è Mazzarri, di sapersi rialzare dopo le cadute. Il prossimo turno sembra favorevole alla Juventus, che ospiterà il Siena in casa, mentre gli azzurri saranno impegnati in una difficile trasferta contro l'Udinese. Impegni semplici però non esistono, lo ha dimostrato proprio la partita di ieri con i blucerchiati. Che alla vigilia sembravano vittima predestinata, e invece sono riusciti ad imbrigliare la tela azzurra. E' il campionato italiano, nulla di sorprendente. Sarebbe fondamentale arrivare allo scontro diretto con un margine di distacco inferiore agli attuali quattro punti. Sarà importante anche arrivarci così però: lo snodo fondamentale è proprio il primo marzo. Anche se non dovesse esserci sorpasso, battere la Juve e farle sentire sul collo il fiato di un -1, con undici giornate ancora da giocare, sarebbe grasso che cola. Insomma, calma Napoli: niente è perduto.

POLEMICA BIGLIETTI - La partita con la Juve farà registrare il tutto esaurito al San Paolo. Questa è la certezza. I dubbi invece, sorgono nell'apprendere i prezzi dei biglietti che la società ha deciso di applicare per la partita che potrebbe valere una stagione. Si può provare a dare un'interpretazione nella differenza tra il costo di un tagliando di curva e uno dei distinti: 30 euro il primo, 90 il secondo. E' un premio con cui la società ha voluto omaggiare chi, nel bene e nel male, è sempre stato vicino alla squadra. Sostenendola anche oltre il novantesimo, anche quando si perde o pareggia in casa. Contestandola solo quando si è arrivati al limite: nel gelo di Dnipropetrovsk, dopo che solo 162 tifosi (guarda un pò, quelli delle curve) avevano osato sfidare il gelo e un viaggio impossibile pur di essere vicini ai ragazzi.

CASO HAMSIK - Ancora una rapina perpetrata ai danni di un tesserato azzurro. Il qualunquismo di certi organi di informazione non aspettava altro per colpire e colpevolizzare un'intera città. Episodi criminali da condannare, su questo non ci piove. Ma che non bisogna nemmeno liquidare troppo facilmente: anche quanto accaduto con la storia dei petardi nella partita con il Frosinone sembrava essere stato archiviato alla voce "bravata". Poi si scoprì, grazie alle indagini della magistratura partenopea, che dietro quelle esplosioni c'era una strategia ben precisa, atta a colpire la società. La dinamica della rapina subita ieri da Hamsik, unita alla logistica della stessa (Via Cinthia dopo la partita è solitamente una strada trafficatissima che vede la presenza di almeno due pattuglie di forze dell'ordine), lascia più di un dubbio. E' possibile che ci sia una "longa manus" ad orchestrare il tutto?