CIN CIN…CINQUANTA!

Si lo so che siete attenti lettori, erano 50 anche domenica scorsa i punti che il Napoli aveva messo in carniere al suo ritorno nel campionato di serie A. Ma con un piccolo gioco di parole che ricorda il brindisi col calice abbiamo voluto festeggiare il record di punti per una neo-promossa (a parte la Juve). Un modo per ringraziare gli azzurri e tutto lo staff per aver dato l’impressione che il Napoli c’è, che il Napoli è tornato!
Ma andiamo a giudicarli a modo nostro alla fine di questa stagione coronata con l’ottavo posto.

PRESIDENTE: Per tutta la stagione, ci ha messo un po’ di sale è un po’ di pepe, come il suo ormai noto look facciale impone. Strapazza Reja più volte, ma poi dice che il Napoli è una famiglia, ed in effetti è così. Ad inizio di stagione cerca di mettere un po’ di zizzania nel Palazzo del calcio spiegando da imprenditore di spettacolo come va cambiato l’obsoleto mondo del pallone.
Ora è in stand-by a godersi i successi della squadra, la sua ambizione è fortissima, e avere al seguito un’intera città che lo sostiene lo riempie d’orgoglio. VOTO 9

D.S. MARINO: La sua ex Udinese vive ancora di riflesso dei suoi tanti successi come scopritore di giovani talenti pedatori. Ed ora anche il Napoli può diventare grande grazie alle sue intuizioni. Riparte da +4 con Hamsik, Lavezzi, Gargano e Navarro, ma come non inserire un Bogliacino da rivalutare o un Santacroce rivelazione di inizio anno. Ma si attendono da lui due colpi importanti, forse tre, ma soprattutto la capacità di inculcare a tutti i calciatori che… “non sono affatto arrivati”. Lui lo sa che i… “sapientoni” come chiama spesso coloro che dai salotti TV ambiscono a poltrone azzurre, non aspettano altro. FURBO, VOTO 9
IL NAPOLI: Se ci fosse stato un generatore elettrico da mettere nei calzettoni, ma soprattutto nella testa dei calciatori azzurri, tale generatore nel corso del campionato avrebbe segnato perennemente “corrente alternata”, con abbassamento di tensione fino al black-out con squadre di mezza classifica in giù. E con picchi di altissimo consumo energetico con le prime dieci del campionato. Vanno leggermente “tarati” dunque questi scompensi, e forse chissà, un uomo d’ordine in mezzo al campo farebbe oscillare un po’ meno la lancetta del voltaggio. Cinquanta punti sono tantissimmi, il tempo per prepararsi all’intertoto c’è, ma se bisogna poi pagare lo scotto nella primavera successiva, meglio qualche gossip al mare che figuracce durante la stagione. CAPRICCIOSO, VOTO 10

PUBBLICO: Fedele come non mai, consapevole del fatto che per i loro beniamini era il ritorno nel calcio che conta dopo anni di sofferenze e umiliazioni. Come dice Marino dal Lanciano alla UEFA in tre anni. Il fatto è che questo orgoglioso popolo azzurro non si è mai sentito di terza serie. Ma
nonostante ciò, ha saputo sostenere la squadra anche nei momenti più incomprensibili. Che sia da monito per il futuro, gli applausi che il pubblico della Roma ha tributato ieri ai suoi calciatori per un secondo posto carico di amarezza. Se una fortissima Roma ha avuto questo dai suoi tifosi, anche il pubblico napoletano capirà quanto sia stato importante l’ottavo posto conquistato da calciatori di classe inconfutabile, ma anche da parecchi giocatori mediocri, ma che ci hanno messo l’anima, ed il San Paolo ha capito. MATURO, VOTO 10

STAMPA: Mai fuori le righe è un paradosso?), sia la stampa scritta che quella parlata si sono mantenute nei limiti. Qualche parolona fuori luogo ad inizio di stagione, ma anche l’aver capito il silenzio stampa imposto dalla Società è un segno di maturità per tutto l’ambiente.
Le parole serene e mai scontate di Marino, la forza caratteriale del Presidente hanno permesso a taccuini e telecamere di lavorare serenamente. Tutti avevano, o avevamo bisogno di visibilità dopo anni di serie C e B, basterà per la prossima stagione? LINEARE, VOTO 8