Alberto Bigon: "Juventus, fai attenzione alla rabbia del Napoli"

Intervistato in esclusiva dalla redazione di Tuttojuve.com, l'ex giocatore e allenatore del Napoli Alberto Bigon ci racconta cosa si aspetta dalla sfida di sabato all'Olimpico.

Che partita sarà quella di domani per il Napoli visto anche il momento negativo che sta attraversando?
"Sicuramente un impegno difficile, la Juventus è una squadra più titolata e in forma quindi avranno la pressione per il momento negativo, ma anche il vantaggio psicologico di giocare con quasi nulla da perdere. Non dimentichiamo che la Juventus ha speso molto a Londra".

Dunque lei crede che i bianconeri saranno un pò stanchi?
"Assolutamente sì. Al di là del viaggio, l'impegno avrà certamente portato via molte energie anche psicologiche. Ho visto una grande Juventus dall'allenatore all'ultimo giovane entrato in campo, hanno dato tutto".

E questo momento del Napoli come lo spiega?
"Le cose non stanno girando bene, prima andava tutto ora niente. Devono solo mantenere la tranquillità e alle spalle c'è una grande società percui penso che Reja ce la farà a gestire la situazione".

In caso di insuccesso pensa che Reja possa rischiare?
"Dall'esterno credo che la gestione attuale della società, con De Laurentiis e Marino, sia molto solida. Indipendentemente dal risultato di domani penso che il tecnico potrà continuare il proprio lavoro".

I tifosi hanno attribuito a Marino grandi responsabilità per il mercato di gennaio...
"Mi ripeto, dall'esterno è difficile capire queste cose, i risultati ottenuti negli ultimi anni depongono a favore dell'attuale conduzione e io non ho nulla da dire".

Si aspetta una prova d'orgoglio visto anche quanto successo dopo la gara con il Genoa?
"Certo, quei fatti saranno uno stimolo. A Napoli la pressione dei tifosi è eccezzionale, sia nel bene che nel male".

La Juventus cosa deve temere?
"La rabbia, la voglia di reagire a questo momento negativo e la voglia di uscirne".

Lei crede possano farcela?
"Non ho mai capito come potesse andare una partita prima che cominciasse e neanche stavolta".