Bruno e Monda, i piccoli azzurri in rampa di lancio

Il virus jella-sanzioni che ha colpito la difesa azzurra ha suggerito a Donadoni di aggregare alla prima squadra due ragazzi della Primavera del Napoli
09.04.2009 11:45 di  Francesco Caputo   vedi letture
Fonte: Gazzetta dello Sport
Bruno e Monda, i piccoli azzurri in rampa di lancio

Al centro sportivo di Castelvolturno, per la preci­sione: il virus jella-sanzioni che ha colpito la difesa azzurra in vista della partita con l’Atalan­ta, ha suggerito a Donadoni di aggregare alla prima squadra due ragazzi della Primavera del Napoli alle­nata da Ernesto Apuzzo: Fran­cesco Bruno e Francesco Mon­da, 19enne terzino di fascia l’uno e 17enne stopper l’altro. Grandi per una settimana.

E allora, piccolo viaggio nel mondo dei due Fran­cesco. A partire da Bruno, nato a Torre del Greco il 23 gennaio 1990, un atleta del quale l’ex al­lenatore del Napoli, Edy Reja, era letteralmente innamorato: il tecnico di Gorizia lo stimava a tal punto che, non solo lo inse­rì nella lista Uefa insieme all’at­taccante Camillo Ciano, ma lo portò anche in panchina nelle due partite valide per il 2&730; tur­no preliminare di Coppa con il Vllaznia.

Il minorenne Monda, invece, è il classico stopper vecchio stam­po: un marcantonio biondo-te­desco di 185 centimetri dal gran fisico e l’ottimo gioco di testa. Nato a San Paolo Belsito il 18 giugno 1991, Francesco II vanta qualche stage con le Na­zionali giovanili di Rocca ma non ha ancora saggiato la soddi­sfazione di una panchina con la prima squadra: più giovane ri­spetto a Bruno, Monda è però uno dei perni della formazione di Apuzzo, sempre più convin­cente e tornata prepotentemen­te in corsa per la qualificazione ai playoff.