Napoli, il portiere ce l'hai in casa: Sepe

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Navarro troppo discontinuo, Iezzo infortunato cronico, Gianello proiettato verso altri lidi, Bucci che medita al ritiro. Lette tra le righe queste descrizioni sembrano dei passi dello Zibaldone di Giacomo Leopardi, pessimista per antonomasia, ma dati alla mano tutto ciò corrisponde alla realtà. In 34 partite tra i pali si sono alternati ben 5 portierti tra cui l'azzurrino Luigi Sepe. Lanciato nella mischia a Firenze, l'estremo difensore di Torre del Greco, sbarrò subito la strada del gol a Mutu compiendo un autentico prodigio, per poi arrendersi nella ripresa su un tiro previdibile di Montolivo. Quell'errore ha tarpato le ali alla sua ascesa in prima squadra. Probabilmente senza quella disattenzione Sepe sarebbe diventato uno dei punti fermi di questo Napoli ormai volto alla fine del campionato. Gli addetti ai lavori parlano di lui in termini entusiasti.

Chi lo conosce e seguito da anni scommette sulle sue qualità e sul suo futuro prossimo. Insieme ai vari Seculin, Fiorillo e Pinsoglio, Sepe viene considerato tra i papabili eredi del portierone nazionale Gigi Buffon. Nutre di grande considerazione anche nel giro delle nazionali giovanili. Venerdì, in occasione della finale della Slovacchia Cup con la Nazionale Under 18 contro i pari età della Croazia, ha parato 5 rigori su 6, regalando il torneo alla sua selezione. Non bastasse, ieri, verso metà ripresa è volato tra i pali sventando un colpo di testa preciso e forte del difensore irpino Lo Masto. Luigi Sepe, un diamante grezzo che va tagliato con la massima attenzione e che merita di splendere nella massima serie o per lo meno maturare in serie cadetta giocando con più continuità.