Napoli, torna il problema tifosi. La "mentalità ultras" deve fare un passo indietro per farne due avanti: altrimenti, addio trasferte

Firenze e Torino negate: gli ultras antepongono il loro ideale alla loro Fede. Danneggiata dai loro comportamenti violenti e poco intelligenti
23.10.2009 10:52 di  Vincenzo Balzano   vedi letture
Napoli, torna il problema tifosi. La "mentalità ultras" deve fare un passo indietro per farne due avanti: altrimenti, addio trasferte

Puntuale come sempre, anche quest'anno si è riproposto il problema tifosi in casa Napoli. E con il passare del tempo, il caso sta diventando cronico: non si ricorda quasi più l'ultimo campionato in cui i supporters azzurri non siano finiti sotto la lente d'ingrandimento.

STOP ALLE TRASFERTE -
Bisogna dunque nuovamente fare i conti con le limitazioni imposte, per ora di partita in partita, dagli organi preposti alla sicurezza e all'ordine pubblico. Che, questo è chiaro, sembra quasi che quando ci sia da prendere una decisione avversa alla tifoseria del Napoli non conoscano remore o piani alternativi: si chiude il settore ospiti dello stadio in cui giocheranno gli azzurri, e così sia. Il problema sorto dopo la gara con il Bologna manifesta però, più che la violenza di chi ha acceso e di conseguenza sparato quei botti, tutta la scarsa intelligenza; quella parte di tifo, che dice di amare tanto il Napoli, evidentemente ama più di ogni altra cosa, anche più della maglia azzurra, il proprio ideale. Quella "filosofia ultras", incomprensibile ai più, e forse stupida proprio per il suo atteggiarsi in maniera totalizzante ed assoluta. Sembra chiaro come questi tifosi del Napoli, assumendo questi comportamenti, danneggiano loro stessi, gli altri tifosi, e il Napoli, che in trasferta raramente potrà contare sul loro apporto. Una sorta di autolesionismo conclamato. Va bene protestare, è lecito farlo contro chiunque (Maroni) e contro qualunque cosa (tessera del tifoso), purchè lo si faccia in maniera civile. Cosa che evidentemente, domenica con il Bologna, non è avvenuta. Molti hanno "giustificato" quegli otto botti con il folklore tutto napoletano; evidentemente non è così. Sono stati sparati a mò di sfida, il cui guanto è stato prontamente raccolto dalle Istituzioni: trasferte negate a Firenze (per la quale era addirittura già iniziata la vendita) e a Torino.

SOLUZIONI -
Si rassegnino gli ultras. La tessera del tifoso, forse non a Gennaio, ma dal prossimo campionato sicuramente, è destinata ad entrare in vigore. Portino la loro protesta, in maniera civile, lontano dallo Stadio San Paolo. Perchè se è vero che probabilmente quanto accaduto domenica non può bastare a giustificare il divieto di trasferta, sia pur momentaneo, è chiaro che così facendo si è data l'occasione di infliggere questa sanzione; e ora si raccolgono i cocci. Fare un passo indietro, in nome del Napoli, per farne due in avanti: perchè continuare così significherebbe solo "attaccare" quella Fede che invece si dice di voler "proteggere".

 

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