Montuori Jr: "Il San Paolo un sogno"

Diego Armando Montuori, capitano della Berretti di Ciro Muro, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Generazioneditalenti.com
30.10.2009 12:45 di  La Redazione   vedi letture
Montuori Jr: "Il San Paolo un sogno"

Diego Armando Montuori, attaccante classe ’92 e capitano della Berretti di Ciro Muro, quest’anno vuole confermare i numeri mostrati nella scorsa stagione, scrutando chissà le stelle di quello stadio magico, il San Paolo.



Diego Armando di nome. Napoletano di nascita. Montuori di cognome. Quanto peso sulle spalle! Senti pressione addosso per tutto il bagaglio appena descritto che ti porti dietro? Come immagini il tuo esordio al San Paolo?
"Per il nome non sento nessuna pressione è stata una scelta dei miei genitori e sono contento di questo, per quanto riguarda il cognome certo che nell’ambiente mio padre è conosciuto ma non sono certamente le voci della gente ad influenzare il mio rendimento in campo. Non reggerei l’emozione se dovessi esordire con la maglia azzurra, magari in un San Paolo stracolmo: sarebbe un sogno che si avvera dopo anni di sacrifici e sofferenza".

A tal proposito si sono sprecati fiumi di inchiostro sulla situazione giovani in Italia: tu come la vedi la valorizzazione dei vivai in Italia?
"Ci sono pochissime squadre che valorizzano i giovani. Una di queste è l’Inter che negli ultimi 4 anni ha sempre vinto lo scudetto; mi chiedo, perchè non possano farlo altre squadre come il Napoli, il Milan, la Lazio, il Genoa, la Fiorentina ecc. L’anno scorso Camillo Ciano è stato il capocannoniere del campionato Primavera e non è stato fatto esordire da Donadoni, quando il Napoli ormai aveva raggiunto la salvezza e non poteva aspirare a qualcosa di meglio, lo stesso Ciano sta segnando e giocando in Serie C con il Lecco. Mi piace molto il modo di pensare di Mourinho, che l’anno scorso non ha avuto paura di mettere in campo Santon all’Old Trafford di Manchester contro il fortissimo C.Ronaldo. Pian piano sta dando anche spazio a Khrin e non dimentichiamo i 19 anni di Balotelli".

Negli ultimi tempi è saltata fuori la questione dei "scippi" di giovani talenti dal nostro paese, spesso verso l’Inghilterra: se ti trovassi nella condizione di scegliere, considerato tutto, partiresti anche tu?
"Non partirei senza avvertire la società; direi che ho avuto una proposta all’estero e vedrei come la prenderebbero loro. Anche il mio amico Trotta è stato scippato dal Machester City, ma diceva che il Napoli non l’aveva trattato come si aspettava".

Oltre all’Italia, ovviamente, quale campionato segui con più attenzione e quale ritieni sia il più bello?
"Il nostro campionato è bellissimo, ma alcune volte un pò falso. Il campionato più bello è quello inglese, è veramente strepitoso. Ho la pelle d’oca ogni qual volta i tifosi del Liverpool cantano You’ll Never Walk Alone. Però secondo me la passione che abbiamo noi verso il Napoli non si trova in nessuna parte del mondo".

C’è qualche tuo coetaneo che hai avuto modo di affrontare e che ti ha colpito tanto? E tra i tuoi compagni?
"Tra i miei compagni c’è Lorenzo Insigne che è straordinario e lo sta dimostrando domenica per domenica, segnando e giocando alla grande. Un altro è Armando Izzo, difensore centrale classe 92, che secondo me può senza ombra di dubbio riuscire a diventare un grande calciatore. Nelle altre squadre ho avuto modo di vedere Pettinari, giovane della Roma, con buone doti tecniche e grande velocità".

Cosa ti aspetti da questa stagione? Qual’è il tuo obiettivo personale? E quale obiettivo pensi possa raggiungere la squadra?
"Stiamo attraversando un momento molto difficile, non riusciamo a vincere, e spesso siamo stati anche molto sfortunati. Finalemente domenica rientra il nostro mister Ciro Muro, dopo 5 mesi di squalifica, sicuramente dalla panchina potrà trasmettere maggiormente la sua grinta e la sua voglia di vincere. Credo che alla fine riusciremo a raggiungere importanti traguardi, perchè abbiamo una rosa composta da giocatori importanti che però hanno bisogno di un pò di tempo per amalgamarsi bene, visto e considerato che qualcuno viene dagli allievi regionali altri dai nazionali e qualcuno della Berretti dell’anno scorso, quindi è il primo anno che giochiamo tutti insieme. Non voglio creare aspettative a nessuno dico solo che l’anno scorso ho segnato 7 gol in 13 partite giocando in una squadra composta da tutti 91 e affrontando squadre composte da giocatori 90 e spesso con molti fuori quota, vorrei riuscire a superarlo, ma fimerei oggi stesso nel vincere lo scudetto segnando una sola rete".