SPECIALE EUROPA LEAGUE - Ecco i "nemici per una notte"

Domani sera sfide ravvicinate tra Hamsik e Skrtel (due gioielli del calcio slovacco), oltre che tra Lavezzi-Sosa e Maxi Rodriguez.
21.10.2010 09:30 di  Mattia Sparagna   vedi letture
SPECIALE EUROPA LEAGUE - Ecco i "nemici per una notte"

Domani sera al San Paolo andrà in scena una sfida molto suggestiva, tra due formazioni che hanno molto da dimostrare. Il Napoli di fronte al suo pubblico vuole mettersi in mostra e dare una importante prova di maturità, il Liverpool vuol cercare di salvare la panchina del suo allenatore e dare una svolta a quest’inizio di stagione che in Premier League lo vede addirittura ultimo in classifica.

I duelli sul piano tecnico/tattico saranno diversi (analizzati qui), ma alcuni giocatori, che domani sera indosseranno casacche diverse, sono compagni nelle rispettive nazionali e per questa serata, tanto attesa da tutti, saranno “Nemici Per Una Notte”.
Sicuramente questo capiterà ai due talenti più fulgidi del calcio slovacco: Marek Hamšík e Martin Škrtel. I due sono nati entrambe nel cuore della Repubblica Slovacca, a una sessantina di chilometri di distanza l’uno dall’altro. Il centrocampista del Napoli è nel 1987, circa 2 anni e mezzo dopo l’arcigno difensore dei Reds. Hamšík inizia da piccolissimo a giocare al calcio; entra nella scuola calcio Jupie Podlavice a soli 4 anni. Nel 2001 supera un provino con lo Sparta Praga, ma il suo trasferimento nel club della capitale ceca salta a causa di problemi burocratici. L’anno successivo si trasferisce nello Slovan Bratislava dove esordisce in prima squadra, dopo due stagioni con le giovanili, nel 2004 a 17 anni. Solo 6 partite e 1 gol per il giovane Marek, che però mette in luce tutte le sue qualità, attirando l’attenzione di Gianluca Nani, allora DS del Brescia, che se lo assicura per l’incredibile cifra di 60.000 €. In quella stessa stagione fa il suo esordio in Serie A e nei successivi due campionati di serie B colleziona 64 presenze, mettendo a segno 10 gol. A Napoli lo porta Pierpaolo Marino, nell’estate del 2007 per 5,5 milioni di euro, quando il giovane centrocampista ha appena compiuto venti anni ed è già riconosciuto come un grande talento del calcio europeo. Dal 2007, dopo aver fatto la trafila delle compagini giovanili della nazionale, entra in quella maggiore, collezionando ad oggi ben 41 presenze e 8 gol, oltre che ad essere diventato punto fermo e capitano della stessa. Nel 2009 è stato insignito del premio di Miglior Calciatore slovacco dell’anno. Dopo tre stagioni Martin Skrtel, aiutato anche dal suo fisico possente, si avvicina prima alla pratica dell’hockey su ghiaccio, ovvero lo sport nazionale dalle sue parti. Si avvicina al calcio alla fine degli anni ‘90 e nel 2001 entra nelle giovanili del Tren&269;ín. Lascia la Slovacchia prima di compiere 20 anni, nel 2004, per accasarsi in Russia, allo Zenit di San Pietroburgo, squadra che ha lasciato dopo 3 stagioni. Nel 2007, infatti, viene acquistato dal Liverpool, rifiutando offerte provenienti dai maggiori campionati europei (Valencia, Tottenham, Everton e Newcastle erano sulle sue tracce). Attualmente è alla quarta stagione con il club di Anfield Road e questo è con ogni probabilità il suo periodo peggiore. Pur essendo una promessa del calcio slovacco sin da giovane non è mai stato convocato per le rappresentative “Under”; il suo debutto nella nazionale maggiore risale al 2004. Nel 2007 e nel 2008 è stato eletto miglior giocatore slovacco.

Se la sfida del San Paolo verrà seguita con attenzione nell’est europeo, per la presenza di questi due campioni sopracitati, lo stesso accadrà in sud america. Infatti in Argentina si potrà assistere ad un’altra sfida tra “amici” che domani saranno avversari e si daranno battaglia per raggiungere la vittoria. Nel Napoli ci sono Ezequiel Lavezzi e Josè Sosa, due classe ’85 che giocando anche nella seleccion argentina conoscono bene il centrocampista del Liverpool Maxi Rodriguez. I due argentini del Napoli hanno avuto un destino diverso, ma sono stati sempre uniti da qualcosa. Lo stesso anno di nascita ha fatto si che si incontrassero spesso durante le partite delle nazionali giovanili dell’Argentina. Un po’ più difficile l’incontro con Maxi che, non essendo coetaneo dei due, li ha conosciuti solo nell’ultimo periodo, quando cioè i tre spesso sono stati convocati in nazionale, prima da Diego Armando Maradona e poi da Sergio Batista.