Il punto di Roberto Fiore - Il vento in poppa

Consueto approfondimento sulla gara del Napoli dell'ex presidente azzurro, il presidente di Sivori e Altafini in esclusiva per Tutto Napoli. All'interno anche un amarcord speciale
11.11.2010 09:00 di  Redazione Tutto Napoli.net   vedi letture
Il punto di Roberto Fiore - Il vento in poppa

Il Napoli è riuscito a vincere una gara che sembrava sempre aperta. Nei primi venti minuti il Napoli meritava il vantaggio, ha fatto di più poi la partita si è equilibrata ed è stata aperta ad ogni risultato. Ad un certo punto sembrava che potesse prevalere anche il Cagliari, fortunatamente ha vinto il Napoli. Speriamo che questo vento in poppa continui. In Sardegna c’è vento, di solito, ma anche a Napoli e stavolta il vento in poppa era dalla parte nostra. Speriamo che questo vento continui anche a Roma. Se la squadra riesce a vincere così lontano dalle mura amiche possiamo accettare anche qualche pareggio in casa, davanti al nostro splendido pubblico. Le squadre avversarie contro il Napoli mollano ad un certo punto, concedono occasioni a questo Napoli che invece è da prendere con le pinze. E’ accaduto al Parma domenica che ha lasciato tutto solo Cavani, bravo ad approfittare ed è capitato agli ultimi secondi al Cagliari. Speriamo che qualcuno molli anche a Roma.
 

L'amarcord - Prima di Cagliari-Napoli dissi a Lauro...

Nel lontano 1967, un sabato alla vigilia della trasferta di Cagliari ebbi un colloquio con il comandante Lauro. Gli annunciai che avevo deciso, in occasione della successiva assemblea societaria, di proporre a tutti gli aventi diritto al voto di non confermarmi come presidente per eleggere Achille Lauro. Stimavo che era giunto il momento che lui rappresentasse il Napoli ufficialmente e che io continuassi le mie mansioni, solo con lui avrei accettato di retrocedere di grado. Lo rassicurai che ormai la situazione tecnica e amministrativa era ottima. In tre anni avevo eliminato il passivo e costruito una squadra che per molti anni poteva lottare per i primi tre posti in classifica. Al San Paolo, ogni domenica, erano presenti sempre 82mila spettatori. Anzi, in quel periodo, dopo cinque minuti dall'inizio della gara, avevo la possibilità di far accedere sugli spalti non meno di 8-10mila tifosi che non avevano potuto acquistare il biglietto. La società poteva contare su un incasso di 2 miliardi di lire e all'epoca non esistevano i diritti televisivi e il marketing che oggi fanno confluire nelle casse sociali 80-100 milioni. Perchè feci la proposta a Lauro? Innanzitutto per sdebitarmi verso l'uomo che mi aveva spianato la strada alla presidenza e poi nell'entourage di Lauro c'erano degli invidiosi. Tra loro c'era un professionista sempre pronto a pugnalarmi alle spalle e che avrei potuto fermare con Lauro presidente. Il comandante alla mia proposta mi guardò negli occhi, lui che in una lettere indirizzata a mia figlia scrisse: "Tuo padre, io l'ho definito un angelo e non credo ancora una volta di essermi sbagliato". Lauro rimase perplesso, voleva riflettere e poi disse: "Con questa proposta mi hai confermato di essere un galantuomo e mi hai persino commosso. Solo lunedì ti darò una risposta. Ed io solo lunedì svelerò ai lettori la proposta...

Roberto Fiore