Bari-Napoli, le pagelle

Bari-Napoli, le pagelle
domenica 23 gennaio 2011, 18:28Zoom
di Luca Cirillo
Campagnaro - Cannavaro - Aronica, ecco a voi la "linea Maginot". Maggio vola, Pazienza uomo ovunque, Lavezzi è l'illusionista che incanta Bari. Mazzarri, mosse perfette e strigliata confortante all'irrispettoso Gargano

De Sanctis: 6,5. La difesa è impenetrabile, il Bari non tira mai. Sicuro, autorevole e con perfetto tempismo negli interventi aerei, preciso nello smistamento laterale e nel rilancio.

Campagnaro: 7+. Blocca anche l’aria che prova a passare dalle sue parti: gli avanti dei galletti, che provano a svariare, si rassegnano. Perfette le diagonali a tutto campo, risolutive le giocate di testa, eleganti le ripartenze. In un tackle si ritrova il pallone tra le mani e l’ammonizione è solo sfortuna. Meriterebbe la nazionale.

Cannavaro: 7+. Rudolf e Kutuzov prima, Okaka poi: non ce n’è per nessuno, il capitano è un muro invalicabile. Puntuali anche le cerniere laterali e la verticalizzazione a scavalcare la mediana quando occorre.

Aronica: 7. L’attaccante ungherese, Rudolf, gli sfugge una sola volta, ma per il resto la gara del siciliano è un susseguirsi di interventi impeccabili e senza sbavature. Inappuntabile inoltre l’uscita dalle retrovie palla al piede e l’appoggio verticale.

Maggio: 7,5. Un TAV senza fermate con un cambio di passo che straccia, bruciandola, l’erba del San Nicola. Il traversone dal fondo non è sempre il migliore, ma è voler chiedere la luna; in compenso il supporto difensivo negli ingranaggi di destra è davvero encomiabile. Ala d’attacco e terzino di contenimento, un lavoraccio che merita solo applausi. L’ottimo Alvarez è praticamente travolto, Parisi deve usare le mani e viene espulso.

Pazienza: 7+. Ancora una prestazione di spessore per il centrocampista pugliese che conferma il lunghissimo momento di grazia. Annulla le incursioni centrali di Pulzetti e galleggia nei raddoppi orizzontali: il rinnovo sarebbe atto dovuto.



Gargano: 4,5 – IL PEGGIORE. Mettiamo un attimo da parte i discorsi di campo, merita una nota di demerito: si lamenta vistosamente per il cambio, e non è la prima volta, costringendo Mazzarri al duro rimprovero. La sua prestazione, inoltre, è da dimenticare: tanta corsa, ma molto irritante, e a volte pericolosa, l’imprecisione “scientifica” nei tocchi per i compagni. Dall’81’ Sosa: sv. Un bel colpo di tacco e precisi tocchi a giro negli ultimi scampoli di gestione della superiorità numerica.

Zuniga: 7. Un mezzo voto in più al colombiano per lo spirito con il quale interpreta un ruolo non suo. Chiude energicamente gli spazi laterali, sostiene il disimpegno di Aronica e riparte veloce consentendo al Napoli di volare anche a sinistra; purtroppo è un destro naturale, e per crossare ha bisogno di rientrare sul suo piede.

Hamsik: 6,5. Batte il tamburo dettando il ritmo del vascello azzurro. Svaria molto, pur con moderata velocità, andando a sostenere la manovra nei punti nevralgici. Di grande supporto tattico il movimento continuo senza palla, ma è da un po’ che non vediamo le sue fulminee incursioni in area di rigore. Dal 62’ Yebda: 6,5. Si ripete la mossa tattica di Napoli - Juventus con la quale l’algerino rileva Hamsik prendendo in campo il posto di Gargano, lasciato libero di pressare alto e sui portatori di palla. Ottima l’interdizione e la circolazione di palla.

Lavezzi: 8 – IL MIGLIORE. Il Pocho evidentemente si esalta quando mette piede al San Nicola. Come lo scorso anno, l’argentino sfodera colpi da campione: il tacco che vale il vantaggio, il controllo a seguire di una palla alta che disorienta i difensori e l’assist per Cavani, valgono da soli il prezzo del biglietto senza distinzioni di tifo. Non è ancora brillantissimo fisicamente, ma se questi sono i sintomi della ripresa … Dall’89’ Dumitru: sv. Un cambio per dare un po’ di vetrina al ragazzo e per la meritata standing ovation al Pocho.

Cavani: 6,5. Il gol gli regala qualcosina in più in termini di voto. Il Matador è nervoso, non è in giornata, ma in generale avrebbe bisogno di riposare. La corsa e la generosità ci sono, manca la lucidità nel dribbling stretto e nella giocata per la squadra; spesso, infatti, si intestardisce nell’azione solitaria.

Mazzarri: 7,5. Annulla Alvarez e blinda i varchi centrali con il collaudato pacchetto arretrato coperto da Pazienza. Cavani non è al top, ma del resto il sostituto naturale non c’è. Perfetta la gestione dei cambi e ripagata la fiducia data a Zuniga sulla corsia mancina. Il Napoli vola e il tempismo con cui zittisce Gargano, nervoso all’uscita, è l’immagine di un condottiero che non ammette intemperanze pericolose.
 

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