Il punto dell'ex presidente Fiore - Lavezzi, sei anche un male...detto stratega

Dopo una settimana tumultuosa a causa della condanna di Lavezzi a tre giornate di squalifica, abbiamo giocato e vinto contro il Catania, incamerando lo stesso i tre punti. La tifoseria al completo, per tutti i novantaquattro minuti, ha temuto perchè la squadra siciliana ha sfiorato almeno il pareggio. Per tutto il secondo tempo i tifosi, compreso il presidente, assistendo allo svolgimento della partita, stimavano che il Catania potesse pareggiare da un momento all'altro. Il pensiero andava allo sputo di Lavezzi, stimavano che se quel dannato non avesse reagito nel modo a tutti noto, la partita sarebbe stata diversa. Altri invece imprecavano contro i giudici che avevano comminato tre giornate di squalifica e li ritenevano colpevoli di aver deliberatamente colpito il Napoli e i napoletani a vantaggio delle squadre milanesi. Ho visto la partita in televisione che, sovente, anzi direi spesso, ha inquadrato la tribuna autorità ed il presidente. Era preoccupato più del solito, perfino con il Napoli in vantaggio. Tutti coloro che poi ogni domenica rappresentano il seguito di sua maestà, chiaramente manifestavano lo stesso stato d'animo. Erano tutti contratti e ipertesi perchè forse stimavano che non si poteva portare al termine la partita vittoriosamente senza Lavezzi. Se tutti quei personaggi avessero riflettuto serenamente, avrebbero potuto sperare lo stesso nella vittoria perchè nel secondo tempo occorreva solo equilibrio in campo. Inoltre, la squadra senza Lavezzi è sempre più ordinata ed essendo in vantaggio, occorreva solo ragionare. Questa volta si poteva tranquillamente fare a meno dell'argentino. Comunque, con qualche pizzico di fortuna, la partita è andata in porto vittoriosamente. La televisione inquadrava nello stesso tempo anche Lavezzi in compagnia del figlio e della bellissima compagna. Egli, inquadrato, risultava sempre sereno e tranquillo. Mai mi è sebrato di leggere sul suo viso preoccupazione alcuna. D'altronde lui aveva le sue buone ragioni per essere sereno. A questo punto, prima che mi sia rivolta la naturale domanda: “Perchè lavezzi non era teso?” ..cerco di chiarire il mistero. Lavezzi in gioventù, a mio parere, doveva scegliere la carriera militare perchè ha la mentalità di un generale. Egli istintivamente capisce che i nostri possono vincere anche molte battaglie senza usare l'artiglieria, mentre la guerra la si vince con tutte le armi a disposizione. Da stratega ha elaborato un piano per guadagnare in questo campionato l'intera posta in palio. Nessuno di noi poteva concepire un disegno simile anche se non è la prima volta che un argentino supera in scaltrezza noi napoletani. A conferma, ho avuto alle mie dipendenze Pesaola, Tacchi, Sivori, ed altri...e potrei raccontare come alcuni di essi mi hanno allegramente "fatto fesso", nonostante fossi considerato uomo scaltro. Ho potuto solo intuire il progetto non perchè mi reputi più intelligente di altri, anzi, devo la mia intuizione solo alla mia anzianità calcistica. Sono stato nel calcio per oltre 75 anni e presumo che il piano sia valido e vincente. Lavezzi, a Roma così ha ragionato. Ha messo in pratica il suo recondito: “Innanzitutto, devo farmi squalificare per un pò, evitando di essere esplulso in una partita, lasciando la squadra in dieci uomini. Non posso, però, fare un fallo fisico perchè non voglio arrecare danno ad un mio diretto avversario e non voglio correre rischi anch'io. Non mi rimane altra scelta, devo commettere un fallo da prova televisiva. Solo così potrò ricevere delle giornate di squalifica per ritemprarmi. D'altronde il Napoli certamente in casa, contro Catania e Brescia, senza di me conquisterà facilmente i tre punti. A Milano presente o assente, il risultato sarà sempre dipendente dal gioco che farà il Milan. Se troveremo i milanesi in vena, a mio parere non ce ne sarà per nessuno con o senza di me. A quel punto del campionato svelerò la strategia a tutto lo staff e credo che tutti approveranno. Nelle prossime dieci giornate di campionato io scenderò in campo fresco come una rosa e insieme agli altri ci moltiplicheremo per vincere tutte le restanti partite. Ho calcolato che occorrono più di ottanta punti e, forse, possiamo superarli perchè avremo attuato il mio disegno. Vincendo, tutti saremo impegnati a traslocare nelle case in vista panoramica che il presidente ci avrà regalato”. Se questo piano di Lavezzi funzionerà, noi napoletani potremo deplorarlo per il poco educativo gesto. Potremo deplorare i giudici per l'eccessiva punizione, ma saremo però felici per l'esito finale. Lavezzi può essere certo che noi napoletani presto dimenticheremo il suo deplorevole gesto mentre passerà alla storia insieme a Sivori e Maradona.
Roberto Fiore
Serie A Enilive 2025-2026
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