Alla scoperta del Besiktas: campione di Turchia, bassa tradizione europea e stadio infernale

Il Besiktas non è di certo l'ultima arrivata. E di certo non era l'avversario meno forte dell'ultima fascia.
25.08.2016 21:10 di  Pierpaolo Matrone  Twitter:    vedi letture
Alla scoperta del Besiktas: campione di Turchia, bassa tradizione europea e stadio infernale
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© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport

Ci sono dei portoghesi, degli ucraini e dei turchi. Ci sono i campioni di Portogallo, i campioni d'Ucraina e quelli di Turchia. Ci sono Benfica, Dinamo Kiev e Besiktas nel girone di Champions League del Napoli. Prima fascia: sorteggio fortunato. Terza fascia: sorteggio discretamente positivo. Quarta fascia: sorteggio così così. E sì, perché il Besiktas non è di certo l'ultima arrivata. E di certo non era l'avversario meno forte dell'ultima fascia.

STADIO E PRIMA VOLTA - Al di là della forza dell'avversario, c'è da mettere in preventivo anche il crima rovente che gli azzurri troveranno in Turchia. Paese dalla quale in molti stanno scappando, certo, ma che fa del patriottismo comunque ancora un valore fondamentale. E accade anche nel calcio. Lo Stadio BJK Inonu supera i 40mila posti di capienza, ma ciò che ne fa una vera e propria bolgia è appunto la personalità dei tifosi e la vicinanza delle tribune al campo. Sarà una sorte di derby per il Napoli: dal 2013, infatti, lo stadio è chiamato anche 'Vodafone Arena', dopo che il Besiktas ha stretto una sponsorship con il colosso della telefonia. Perché un derby? Perche gli azzurri invece sono sponsorizzati dal gruppo Telecom. Che ci terrà che i nostri facciano dunque bella figura. Per il Napoli sarà la prima volta nell'impianto turco, un esordio che ovviamente vorranno ricordare tutti con piacere.

PALMARES - Vincere per quattordici volte il campionato turco non è affatto facile e questo dà l'idea di come il Besiktas sia tra le squadre con più storia in Turchia. Al di là del momento storico-politico del Paese, le Aquile Nere, soprannome del club in patria, sono anche in un periodo calcistico positivo, avendo vinto l'ultimo campionato. Nel palmares anche nove Coppe di Turchia e tanti altri trofei nazionali. In Europa, invece, non ha mai brillato la compagine turca. Quindici partecipazioni alla Champions League, con i quarti di finale come miglior risultato della storia. Dieci invece le apparizioni in Coppa UEFA e anche qui non si è mai andati oltre i quarti di finale. La tradizione europea, dunque, non è affatto ben formata.

SQUADRA E ALLENATORE - In sella al Besiktas, c'è Senol Gunes, che in Turchia è amato e non poco. Non si è mai mosso da lì, sia da giocatore che da allenatore. Una vita al Trabzonspor, città che gli ha dato i natali, soprattutto da giocatore. Poi da tecnico ha girato tutto il Paese, fino ad arrivare alla panchina della Nazionale e a quella del Besiktas, che ha portato subito alla vittoria del campionato, il primo della sua carriera da allenatore. Il suo 4-2-3-1, da quelle parti, mette in difficoltà chiunque. E con un attaccante come Tosun davanti il motivo è bello che spiegato, visto e considerato anche Quaresma sulla trequarti, pronto a rifinire e anche realizzare. Mix di esperienza e giovani di belle speranze, questa è la sintesi giusta di questa squadra, che fa di Tosun il perno della difesa. Riusciranno gli azzurri a scardinarla? Appuntamento al 19 ottobre (andata) e al primo novembre (ritorno).