Trionfi, lacrime di gioia e Pallone d'Oro: il miglior anno di CR7. A Napoli ricomincerà una sfida a se stesso...

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Aver vinto tutto e riuscire ancora a migliorare i propri record. Questo è stato in poche parole il 2016 di Cristiano Ronaldo. “La migliore annata della mia carriera”, l’ha definita lo stesso fuoriclasse portoghese. E come non essere d’accordo? CR7 ha prima trascinato il Real Madrid alla conquista dell’undicesima Champions League, poi ha commosso il mondo con le sue lacrime il giorno dell’inaspettata vittoria del suo Portogallo all’Europeo 2016. Un’annata stellare che non poteva concludersi che con il riconoscimento individuale più grande, il quarto Pallone d’Oro.

Eppure ci sono stati dei momenti difficili in questo 2016 che si avvia alla conclusione. Il Santiago Bernabeu e il tifo madridista in generale non gli ha risparmiato fischi e critiche feroci in quelle rare giornate che non lo hanno visto protagonista. Anche il rapporto con il tecnico Zinedine Zidane ha vissuto qualche scricchiolio, soprattutto a causa di qualche panchina che il fuoriclasse lusitano non ha digerito. Piccoli dissidi prontamente superati, come ci si aspetta da due campioni del loro calibro.

La stampa spagnola l’ha spesso accusato di egoismo eccessivo, ma l’Europeo del 2016 ci ha mostrato un Ronaldo che non avevamo mai visto. Nella finalissima contro i padroni di casa della Francia, CR7 si infortuna ed è costretto a lasciare il campo dopo appena 25 minuti. Lo fa scoppiando in un pianto disperato, sincero, dettato dall’impossibilità di aiutare i suoi compagni nella serata più importante della storia recente della sua Nazionale. E se il Pallone d’Oro è il premio dato al giocatore migliore della stagione, impossibile non darlo a Lui. La sfida a Leo Messi è ufficialmente lanciata.