Affreschi di onnipotenza: il futuro del Napoli è nelle mani di due ragazzi del '91 pronti a diventare top player

18.04.2015 09:00 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Affreschi di onnipotenza: il futuro del Napoli è nelle mani di due ragazzi del '91 pronti a diventare top player
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Sembra la storia di un film che racconta le differenze tra nord e sud. Un filone che tanto successo ha avuto nell'ultimo periodo e che, in casa Napoli, sembra svilupparsi su una storia vera. Impossibile essere simili, almeno caratterialmente, per uno nato il 4 giugno nella provincia di Napoli e per l'altro che ha visto la luce il 26 novembre - dello stesso anno, il 1991 - a Calcinate, paesino che non arriva a raggruppare nemmeno 6000 anime. Il primo, lo avrete intuito, è Lorenzo Insigne, che quella faccia da scugnizzo se la porta in giro da anni e lo ha accompagnato in tutto il suo excursus di provincia prima dell'arrivo e la consacrazione nella sua città. L'altro, avrete intuito anche questo, è Manolo Gabbiadini, che dello scugnizzo non ha un bel niente e si porta in giro quella faccia che sembra gli importi poco o nulla di tutto quanto lo circonda, anche se non è così.

Così diversi per struttura e per esperienza, così simili nel linguaggio calcistico, superiore, a cui riescono ad esprimersi. Manolo segna gol in allenamento da fantascienza, Lorenzo gli stringe la mano come si faceva nei campetti di periferia. Lorenzo disegna un arcobaleno che ha il massimo splendore proprio sulla testa di Manolo che cala il poker in Germania e si becca l'abbraccio del compagno. Piccoli segnali di un'intesa crescente, di un'asse che rappresenta il futuro del Napoli e della Nazionale italiana. Capaci di azzerare in campo le loro diversità, accomunati da un talento che è difficile da spiegare e da replicare. Più fantasista, più architetto di sogni Lorenzo. Più micidiale, più distruttore di porte Manolo. In Germania qualche pennellata di onnipotenza l'hanno lascaita sulla tela a dimostrazione futura. Un connubio perfetto per essere, quando sono insieme, devastanti per gli avversari. Il futuro del Napoli è un buone mani. Cioè, in buoni piedi.