Da Zero a Dieci: l'impatto devastante di Jorginho, l'imboscata a Mertens, i pregiudizi su Insigne e Gonzalo flagello di Dio

14.04.2014 10:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Da Zero a Dieci: l'impatto devastante di Jorginho, l'imboscata a Mertens, i pregiudizi su Insigne e Gonzalo flagello di Dio
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© foto di Ciro Sarpa

Zero al fuoco incrociato su Mertens dell'accoppiata D'Amico-Mauro, durante le interviste post-gara di Sky Sport. Immagine del rigore riproposta duecento volte nel tentativo, vano, di dimostrare che il penalty concesso al Napoli non ci fosse, invocando addirittura una confessione di colpa (!?) del belga. Metodi da Santa Inquisizione, caccia alle streghe che non appartiene al duo di Sky quando si ha a che fare con Vecchie Signore. Vecchia storia.

Uno l'assist di Lorenzo Insigne contro la Lazio, con il tassametro delle assistenze che si aggiorna a quota 9 in campionato. Eppure, non si capisce perchè, c'è sempre chi storce il naso, c'è sempre chi sembra volergli rinfacciare ogni sua piccola colpa. La più grande, paradossalemente, pare quella di essere napoletano. Nemo profeta in patria. Quanto è vero.

Due le reti subite dalla difesa azzurra che, ancora una volta, mette a nudo tutte le sue insicurezze. Sono 35 le volte in cui la porta del Napoli è stata trafitta in campionato, ben 16 in più rispetto alle 19 reti incassate dalla miglior difesa del campionato, quella della Roma. Non servono segugi di mercato - veri ed improvvisati - per capire dove si dovrà intervenire con maggiore incisività in estate. Sperando che sia solo un problema di uomini...

Tre punti per la ventesima vittoria in campionato, su trentatre gare disputate. E siamo qui a masticare amaro per quello che doveva essere e non stato. Siamo diventati grandi.

Quattro gare a secco in campionato, prima della grandine. Gonzalo Higuain si abbatte come una piaga di Dio sulla malcapitata Lazio, trivellando la difesa di Reja fino a trovare l'oro nero. Lui, Gonzalo, si conferma l'oro di Napoli raggiundendo quota 24 gol in stagione, condendo il tutto con 11 assist. Un'incidenza spaventosa sull'attacco azzurro, la capacità di fare la differenza in ogni zona del campo con la leggerezza di chi non sembra fare alcuna fatica nel fare ciò per cui è nato. Ispirato dal Signore. Criticato da chi vive di rimpianto per una ex che si è portata a letto idraulico e giardiniere. Gonzalo: basta la parola.

Cinque mesi di sudore, sacrificio ed una forza di volontà ferrea. Giandomenico Mesto riassapore il dolce applauso del San Paolo - meritatissimo - dopo il tremendo infortunio dello scorso 2 novembre. Bentornato ad uno dei maggiori beneficiati dalla cura Benitez.

Sei gare per chiudere la stagione: cinque in campionato e la finale di Coppa Italia. Inutile dire quale sui la gara da non fallire. Inutile ribadre che, comunque, bisognerà onorare il campionato fino all'ultimo secondo. Questione di attitudine, correttezza e mentalità.

Sette all'uomo assist Pepe Reina. Lo spagnolo, che è uno di carattere, dopo la sbavatura sul gol di Onazi decide di farsi perdonare impacchettando l'assistenza per la tripletta di Higuain. Primo assist in campionato, ma il suo piede educato non è certo una novità. Plenipotenziario.

Otto reti in campionato. Tutte belle, tutte importantissime. Meraviglioso Dries Mertens, che spacca la partita in due firmando le giocate che mandano al tappeto la Lazio. Qualcuno in estate - giusto per proporre un esempio di immediata comprensione - pensava di aver acquistato una 131 Mirafiori. Questo qua, invece, è una Ferrari ad edizione limitata

Nove alla mostruosa intelligenza calcistica di Jorginho. In tanti, in una situazione simile, avrebbero rischiato di bruciarsi come una piccola stella senza cielo. Lui, catapultato dal Verona al Napoli a stagione in corsa, si è preso tutte le chiavi del centrocampo azzurro come un portiere navigato in un albero a cinque stelle extralusso. Certe cose puoi insegnarle. Altre devi averle dalla nascita.

Dieci alle gestione del gruppo di Benitez. E' questa la vera rivoluzione apportata dal tecnico spagnolo rispetto alla precedente era Mazzarri. Tutti hanno una possibilità, tutti devono dare il massimo durante la settimana per avere un'opportunità. La formazione schierata contro la Lazio è l'ennesima conferma di un nuovo modo di vedere le cose.