Febbraio magico per Manolo: non si ferma più, una pesante eredità da raccogliere e una chance da sfruttare

21.02.2015 07:50 di Marco Frattino Twitter:    vedi letture
Febbraio magico per Manolo: non si ferma più, una pesante eredità da raccogliere e una chance da sfruttare
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© foto di Daniele Buffa/ Image Sport

Uno, due, tre e quattro. È passato appena un mese e mezzo dal suo approdo a Castel Volturno, ma Manolo Gabbiadini (23) ha già confermato di essere il valore aggiunto di questo Napoli. Sono già quattro le reti realizzate dall’ex Sampdoria, il quale ha evidenziato una costante crescita in termini realizzativi nel corso della sua giovanissima carriera. Bravo il ds Riccardo Bigon a chiudere l’operazione di mercato già durante il mese di dicembre, dopo aver seguito il talento di Calcinate già in passato anticipando dunque l’agguerrita concorrenza. Tredici milioni di euro ben spesi, valore di mercato destinato a crescere visto il rendimento mostrato su tutto il fronte offensivo mentre sono già arrivati i primi (inevitabili) paragoni con Edinson Cavani. 

OBIETTIVI NEL BREVE E LUNGO PERIODO - Quattro reti finora per Gabbiadini, arrivate tutte nel mese di febbraio. Chievo, Udinese, Palermo e Trabzonspor, Manolo non ha risparmiato nessuno risultando – al termine di ogni singola gara – tra i migliori della truppa partenopea dopo il mese di gennaio caratterizzato dal normale periodo di adattamento al contesto partenopeo. Appena passato il primo mese dell’anno, però, Manolo è tornato a fare ciò che stava facendo con regolarità a Genova: spingere il pallone in rete. La prima gioia con la maglia azzurra è arrivata infatti il 1° febbraio al Bentegodi contro i clivensi di Rolando Maran. La perla che, come dimostra la giocata in area avversaria col Trabzonspor in occasione del suo gol, è stata soltanto la prima di una lunga serie. Ottimo il momento di forma del giovane attaccante che Antonio Conte non può trascurare per i prossimi impegni della Nazionale, Rafa Benitez ne è consapevole e dovrebbe schierarlo lunedì col Sassuolo al San Paolo per poi regalargli un turno di riposo giovedì prossimo nel ritorno dei sedicesimi di Europa League.

CHANCE DA RACCOGLIERE LUNEDI A FUORIGROTTA - Il numero 23 non gli ha evitato l’inevitabile accostamento al 7 indossato dal Matador Cavani, simili per quanto riguarda il sacrificio nei ripiegamenti difensivi e la velocità in ripartenza. Al momento Gabbiadini ha manifestato maggior propensione per l’assist rispetto all’uruguagio, vero killer d’area di rigore. Manolo sta però imparando e bruciando le tappe, i tredici gol complessivi in questa stagione ne sono la più classica dimostrazione. E lunedì ci sarà la possibile occasione di giocare da punta centrale al posto dello squalificato Higuain. Manolo sulle orme di Edinson, arrivato come punta esterna e rivelatosi letale come terminale offensivo. Il paragone impazza in città e non solo, tocca a Gabbiadini raccogliere prima l’eredità di Cavani per poi inserire il suo nome nella storia del club azzurro. Magari, nel maggio 2016, con uno scudetto cucito sul petto.

 

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