Giù le mani da Ciro

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L’anagrafe è un posto arido, dove vogliono raccontarci estrapolando le consonanti e qualche numero per identificare quello che siamo. Sulla carta d’identità di questo ragazzo nato a Lovanio il 6 maggio 1987 c’è scritto Dries Mertens, ma ormai per la sua gente Dries non è altro che il ricordo di una vita precedente, prima di diventare per tutti Ciro. 

Si parla molto in queste ore del rinnovo contrattuale dell’attaccante, esploso in maniera inattesa in un ruolo che mai era stato suo e che lo ha portato a rendere come mai in carriera. I numeri raccontano in maniera fedele l’impatto devastante di Mertens: una rete ogni 91’ in campionato, 24 reti in 35 presenze complessive, 11 assist la capacità di spaccare in due le partite come pochi. Inevitabile, per chi ha un rendimento così alto, finire al centro del vortice delle chiacchiere di mercato, soprattutto con un contratto in scadenza nel giugno del 2018.

Il calcio come sappiamo è fatto di dinamiche che mutano nello spazio di un destro all’incrocio dei pali, ed ecco che l’accordo trovato sul finire dello scorso anno diventa probabilmente inadeguato alle aspettative di “Ciro” ed alle regole del mercato. Non c’è da sorprendersi o gridare allo scandalo: la meritocrazia e l’ambizione sono sentimenti legittimi se convivono nella stessa misura. Mertens, alla soglia dei trent’anni, è consapevole di essere di fronte all’ultimo contratto importante della carriera e vorrebbe trasformare in qualche soldo in più (tanti, per la verità) il suo momento magico. 

Tre milioni. Questa la cifra che Mertens vorrebbe per prolungare il suo rapporto con il Napoli, ma la cosa più importante è che da parte di Ciro c’è la volontà di continuare a vivere a Napoli, con la quale ha un rapporto quasi viscerale. Una simbiosi capace di creare una magica alchimia, che difficilmente verrà interrotta per un semplice motivo: De Laurentiis non vuole perderlo, Mertens non vuole andare via. Con buona pace dell’Inter e di qualcuno che prova a destabilizzare un rapporto solidissimo. Nessuno tocchi Ciro.