I milioni cinesi, la spesa per Higuain e Pepe parcheggiatore abusivo: l’aria è cambiata in casa azzurra

C’era una volta la “depressione”. Quella arrivata dopo qualche risultato altalenante, gli infortuni, le frecciate a distanza tra Sarri ed Aurelio De Laurentiis. La stagione del Napoli sembrava prendere una piega strana, incoerente con il gioco espresso dalla squadra penalizzata spesso da risultati che nulla avevano a che fare con il concetto di meritocrazia. La svolta, almeno sul palo emotivo, è arrivata nel secondo tempo di Udine, dopo la sosta per gli impegni delle nazionale.

I cinque minuti del Magnifico. In terra friulana, la doppietta lampo di Lorenzo Insigne aveva restituito al Napoli consapevolezza e quel pizzico di fiducia che era venuta a mancare dopo i ko ravvicinati con Atalanta, Roma, Juventus e Besiktas. Da quella gara, compresa la sfortunata gara con il Sassuolo (con palo di Callejon a tempo scaduto) e lo 0-0 ininfluente con la Dinamo Kiev, il Napoli ha ottenuto quattro vittorie e due pareggi realizzando tredici reti e subendone appena tre in sei gare. 

Svolta emotiva che nasce da una maggiore determinazione in zona gol e dal ritorno in difesa di un elemento fondamentale come Raul Albiol ma che pare avere radici più profonde. Dopo la paura di non essere quelli dello scorso anno, la squadra ha ritrovato quella voglia di sacrificarsi e di stupire che erano state la base essenziale del secondo posto del campionato scorso. 

Rosa allargata. In questo nuovo cambio di marcia hanno inciso anche le scelte di Sarri, che ha allargato la sua rotazione ed inserito gradualmente i nuovi acquisto, trovando così nuove energie per il motore azzurro. Un motore che adesso viaggia spedito, anche grazie ad un clima disteso e rilassato.

Marek sempre più maturo. Nel momento difficile è emersa una maturità sempre più spiccata del capitano Hamsik, vero trascinatore nel momento più complesso. Il numero 17 segna, fornisce assist e rappresenta un grande sintomo di continuità rispondendo al mittente le importanti offerte cinesi del Tjanjin Quanjian di Fabio Cannavaro. Al suo fianco un leader sempre pronto a metterci la faccia come Pepe Reina, che nella sua intervista alla radio ufficiale (clicca qui per leggerla) ha lanciato il messaggio più importante: “Parcheggiamo il pensiero della Champions, testa solo al campionato”. Come non condividere il pensiero di Pepe. A chiudere il cerchio di questa armonia ritrovata un Aurelio De Laurentiis meno velenoso e più simpatico, nella sua veste migliore insomma. La battuta sui friarielli inviati a Torino a Gonzalo Higuain, ricordando che in bianconero segna meno che in azzurro, è pungente e brillante. Remando tutti nella stessa direzione pochi obiettivi sono preclusi a questo Napoli…