Reazione a catena: il mercato legato alle decisioni dei big

22.06.2016 18:00 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Reazione a catena: il mercato legato alle decisioni dei big
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© foto di Federico De Luca

Tranquilli, tutto nella norma. Passano i giorni, si moltiplicano le voci di possibili arrivi in casa azzurra, senza che nulla venga definito. Copione a tratti snervante, ma che nasce dall’inevitabile necessità di attendere tutti gli sviluppi ed avere una panoramica chiara di alcune situazione interne. Prima di modificare una macchina già oleata, meglio verificare quali parti sono ancora pronte a proseguire la corsa e quali, invece, sembrano voler staccarsi dal tutto. La prima conferma importante è arrivata da Gonzalo Higuain, che ha ribadito la sua tranquillità ed ha invitato i tifosi a fare lo stesso. La conferma del Pipita è il perno centrale di tutto il mercato azzurro, la decisione dalla quale dipende ogni tipo di strategia. Con Gonzalo servono due/tre ritocchi di qualità. Senza Gonzalo, sarebbe vera rivoluzione. 

Il Napoli, De Laurentiis lo ha ribadito, è orientato a puntare sulla prima strada. Trattenere lui e Koulibaly, anche a costo di alzare la voce, sarebbero segnali importantissimi sui piani del club. Poste queste fondamenta, si inizierà a costruire, magari salutando gli scontenti (Gabbiadini in prima fila) ed utilizzando quel denaro per fare lo sforzo in più che sta mancando per finalizzare alcuni affari. Il nome di Hector Herrera, ormai tormentone estivo, è circolato così tanto che parrebbe difficile pensare ad una fumata di colore diverso dal bianco. L’affare si farà, in Portogallo lo ribadiscono, ma il Napoli non ama farsi prendere dal collo. Ha una panoramica chiara della situazione e gode della volontà del messicano. Il primo tassello di cui si parlava dovrebbe essere proprio lui. Qualità ed esperienza, senza lasciarsi trasportare dall’emotività del momento. E, soprattutto, calciatori convinti di vestire l’azzurro e di rappresentare Napoli. Un concetto che De Laurentiis ha ribadito ed esasperato, parlando di Zielinski e probabilmente dello stesso Vrsaljko. Già, Vrsaljko, resta la fascia destra da coprire e quel Fabinho che risolverebbe tanti problemi per la sua capacità di giocare sia alto che basso. Anche in questo caso il criterio sarebbe lo stesso: qualità ed esperienza. Da aggiungere a quei big che sono l’ago della bilancia del futuro azzurro.