Sarri supera la prova turnover: sette cambi e San Siro fa meno paura

02.10.2015 19:23 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Sarri supera la prova turnover: sette cambi e San Siro fa meno paura
TuttoNapoli.net
© foto di Insidefoto/Image Sport

Uno degli interrogativi più pesanti sulle spalle del Maurizio Sarri appena arrivato sulla panchina azzurra era la gestione delle competizioni europee, una sfida mai affrontata nella sua carriera. Chi gioca le Coppe (e soprattutto l’Europa League, con il caos spostamenti del giovedì) vive delle stagioni lunghe ed estenuanti e la gestione delle forze diventa un imperativo categorico.

In un tour de force da sette gare in 21 giorni l’appuntamento di Varsavia rappresentava la penultima sfida prima della meritata sosta. Un match a tre giorni dalla fondamentale gara di San Siro, contro un Milan che ha la possibilità di potersi allenare durante l’intera settimana e caricato a mille dalla sua dirigenza dopo gli ultimi deludenti risultati. Presentarsi nella migliore condizione possibile era un obbligo e Sarri questo lo sapeva benissimo. Inevitabile ma coraggiosa, quindi, la scelta di adottare un pesante turnover nonostante le difficoltà della trasferta. Il Legia non è certo uno squadrone ma il suo stadio si è confermato un catino infernale e le recenti prestazioni negative lo obbligavano a rilanciarsi.

Una piccola frenata nel processo di crescita azzurra poteva essere il prezzo da pagare per giungere al Meazza con i migliori uomini al top della condizione. Sarri aveva fatto la scelta giusta, mettendo in preventivo eventuali critiche e pesanti polemiche, come quelle sofferte da Benitez dopo il ko con lo Young Boys. In fondo, si era solo alla seconda giornata del girone e la qualificazione, in un modo o nell’altro, arriverà.

Sette cambi, quindi: rispetto alla sfida con la Juve restano fuori Reina, Hysaj, Albiol, Hamsik, Jorginho, Higuain ed Insigne, sostituiti da Gabriel, Maggio, Chiriches, Valdifiori, David Lopez, Gabbiadini e Mertens. Una vera e propria rivoluzione che, però, si è dimostrata un vero toccasana. Non solo è giunta una prestazione confortante al di là del risultato (movimenti ed atteggiamento in campo, al netto di un primo tempo sotto ritmo, sono da elogiare), ma con queste scelte il mister ha dato fiducia e valorizzato i tanti elementi a disposizione, dimostratisi in grado di poter ben figurare ed ora moralmente rafforzatisi dopo l’ottima serata polacca, la cui ciliegina è giunta da un Gonzalo Higuain utilizzato meno di un quarto d'ora. 

Una prova di forza che fa bene non solo alla classifica del girone di Europa League, ma anche allo spirito dell’intero gruppo, che nelle ultime cinque uscite ha raggranellato quattro successi ed un pareggio, con solo una rete al passivo e 14 all'attivo. Segnali ormai chiarissimi di una crescita indiscutibile, che domenica sera vivrà il suo esame finale. Una buona prestazione con i rossoneri sarebbe il messaggio definitivo da recapitare agli scettici ed a tutta la Serie A: quest’anno farete i conti anche col Napoli.