Servono altre due vittorie operaie, poi la sosta: sarà fondamentale

29.09.2014 20:20 di Mirko Calemme Twitter:    vedi letture
Servono altre due vittorie operaie, poi la sosta:  sarà fondamentale
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© foto di Lrpress/Melone

Che le feroci critiche per il disastroso inizio di questa stagione avessero scosso un finora sempre pacato Rafa Benitez lo si era capito già sabato scorso. Un'insolita conferenza stampa, quella tenuta dal tecnico partenopeo a Castelvolturno: risposte telegrafiche e piccate, giustificate con un "ho fretta, voglio tornare subito a lavorare per vincere a Sassuolo". La tensione accumulata nelle scorse settimane (che ha causato, inoltre, l'annullamento di un giorno di riposo, altra novità) si è tradotta in una prestazione col Sassuolo non esaltante per quanto visto nella ripresa, ma positiva soprattutto per un aspetto: la voglia di rialzarsi del gruppo partenopeo.

Lo stesso Benitez ha sottolineato questo particolare nelle interviste del post-gara: tutti i calciatori azzurri, in campo ed in panchina, erano un corpo unico, teso e concentrato per conquistare una vittoria fondamentale per rialzare la testa. I tre punti sono arrivati, seppur soffrendo, e gli abbracci al novantesimo hanno confermato quanto il gruppo avesse bisogno di tornare a sorridere. Certo, i problemi restano: nel secondo tempo il Sassuolo ha schiacciato troppo gli uomini di Benitez e le sostituzioni non hanno inciso positivamente sull'andamento della gara.

Ma resta il dato di fatto: la vittoria. Quella che era mancata col Chievo, quando in pochi vollero sottolineare l'ottima prestazione mostrata al San Paolo (con 33 tiri in porta, un record). In questo momento era l'unica cosa che contava per sbloccarsi, togliersi di dosso un macigno. Servirà vincere ancora altre due volte, con Slovan e Torino, anche senza il bel gioco, per poter poi approfittare della sosta e riordinare le idee. Serviva una scossa, ed è arrivata. L'ha data Rafa Benitez.