Tre motivi per provare a crederci

07.09.2014 19:15 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
Tre motivi per provare a crederci
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© foto di Ciro Sarpa

Che il mercato del Napoli abbia deluso tifosi ed addetti ai lavori è ormai un dato inconfutabile. La squadra non è stata rinforzata con i top player di cui si parlava a maggio ed è ovvio che serpeggi un certo pessimismo tra i sostenitori partenopei. Eppure, provando a dimenticare i dietrofront di Mascherano e Gonalons, le premesse (e le promesse) di qualche settimana fa ed il disastroso preliminare di Champions, si possono trovare almeno tre ragioni per tentare di guardare con ottimismo ad una stagione che, in fondo, è appena iniziata.

ROSA – Rispetto al Napoli che iniziò la scorsa stagione, la rosa partenopea può considerarsi oggettivamente rinforzata. Henrique, Ghoulam, Jorginho, Koulibaly, Michu, De Guzman e Lopez rappresentano innesti importanti e soprattutto adatti ai dettami tattici di Benitez. Pandev, Dzemaili e Behrami, pur essendo calciatori di ottimo livello, non sono riusciti a trovare con lo spagnolo una collocazione tattica che esaltasse le loro caratteristiche. Discorso a parte merita la cessione di Fernandez, che sarebbe tornato utile senza ombra di dubbio. Una rosa più completa ed adatta al suo tecnico, comunque, che può tranquillamente ripetere i 42 punti raggiunti nel girone d’andata della scorsa stagione. Se ci fosse anche soltanto un miglioramento di 3 lunghezze e si riuscisse a mantenere costante il rendimento anche nel girone di ritorno, si potrebbe immaginare una proiezione di 90 punti. Un bottino da sogno che, però, dev’essere preso in considerazione anche per un’altra ragione fondamentale.

EUROPA – L’anno scorso i partenopei dovettero fare i conti con un girone di Champions complicatissimo che costò l’eliminazione nonostante i 12 punti conquistati. Impossibile non immaginare una ripercussione negativa di questo gravoso impegno sul campionato, considerando anche la rosa meno completa a disposizione di Benitez e le difficoltà che i primi mesi di un nuovo progetto portano con sé. L’Europa League può rappresentare una doppia occasione: darà spazio a tutti gli elementi della rosa riservando gli uomini migliori per le sfide di campionato. Con tutti i benefici che ciò potrebbe comportare.

AVVERSARIE – Sarebbe ipocrita non ammettere la superiorità tecnica delle rose di Roma e Juventus, principali candidate al titolo. Ma due incognite che potrebbero giocare a favore degli azzurri ci sono. I giallorossi non potranno contare sulla settimana tipo come nella scorsa stagione: non solo ci sarà l’impegno infrasettimanale, ma sarà in Champions League ed in un gruppo complicatissimo. I bianconeri hanno perso il loro martello  Conte e dovranno fare i conti con una rivoluzione tecnica e mentale che per Allegri non sarà semplice. La quota scudetto, quindi, potrebbe leggermente abbassarsi.

Resta difficile credere all’obiettivo tricolore, è ovvio. Ciò non toglie che qualche segnale per provare ad essere ottimisti c’è e va raccolto. Tutti sembrano averlo dimenticato, ma l’anno scorso proprio la Roma iniziò tra le contestazioni furiose dei suoi tifosi e rappresentò la sorpresa del campionato. Forse serviva proprio un clima del genere per muovere l’orgoglio degli azzurri e spingerli a lottare per “il sogno nel cuore” di tutti i tifosi. Crederci è un dovere: al resto penserà il campo.