Anania a TN: “Immobile? Con Sarri può crescere ancora. Valdifiori? Ha grandi qualità, inspiegabile miopia di certi dirigenti..."

23.06.2015 08:50 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Anania a TN: “Immobile? Con Sarri può crescere ancora. Valdifiori? Ha grandi qualità, inspiegabile miopia di certi dirigenti..."

Nella stagione 2011/12 Napoli e Pescara non sono mai state così vicine. Ad unirle l’estro, la fantasia e l’intesa di due giovanissimi attaccanti con un sogno in comune. Lorenzo Insigne e Ciro Immobile, ovvero 46 gol in totale nell’anno della promozione degli abruzzesi in Serie A. Dalla panchina, quasi a telecomandarli, Zdenek Zeman. Il suo Pescara girava a meraviglia. E dalla porta lo spettacolo era ancora più bello: “Di quella stagione ho ricordi bellissimi, abbiamo fatto divertire non solo la gente di Pescara ma anche tantissimi appassionati di calcio”. Luca Anania, anni 35, ha recentemente appeso le scarpette al chiodo in attesa di ripartire da allenatore. Intervistato in esclusiva da Tuttonapoli.net, l’ex portiere del Pescara ha così commentato il possibile approdo di Ciro Immobile all’ombra del Vesuvio: “E’ un ottimo centravanti, a Napoli può fare benissimo soprattutto con Sarri, un tecnico che fa giocare molto bene le sue squadre. Di lui mi ha sempre impressionato l’umiltà, la fame di gol e la voglia di imporsi”.

Che ricordi hai di Insigne ed Immobile a Pescara? “Bellissimi, non potrebbe essere altrimenti. Non avevano difficoltà a coesistere, hanno giocato un calcio eccezionale facendo entrambi tantissimi gol. In campo si trovavano a meraviglia anche grazie al lavoro di Zeman. Il loro era un feeling speciale. In allenamento cercavano entrambi di farmi gol a pallonetto da centrocampo. Chi ci riusciva? Entrambi… (ride, ndr)”.

Che tipo era Insigne nello spogliatoio? “Particolarissimo. Era uno scugnizzo, la tipica smorfia come dite voi a Napoli”.

Una macchietta, insomma. “Esatto, proprio così. Era allegro, simpatico, aveva sempre grande voglia di scherzare. A Napoli sta facendo molto bene, non era facile il passaggio dalla B alla A e, soprattutto, quello da Pescara a Napoli, soprattutto per lui che sente di più il peso di quella maglia. A Napoli però sta giocando troppo distante dalla porta…”.

Vero, lo ha spesso sottolineato anche Zeman. A proposito del boemo, il loro era davvero un rapporto così forte? “Sì! Lorenzo era uno dei suoi pupilli, Zeman lo ha avuto anche a Foggia e se ne avesse avuto la possibilità lo avrebbe portato con sé anche a Roma l’anno successivo. Insigne è un giocatore che Zeman ama”.

Nell’estate del 2011, prima di trasferirsi al Psg, Verratti è stato vicino al Napoli. “Noi però non ne sapevamo nulla. L’unica squadra che stava per acquistarlo era la Juventus. A stagione in corso era stato raggiunto un accordo coi bianconeri ad una cifra nettamente inferiore a quella poi sborsata dal Psg. Non capisco perché nessuna società italiana abbia investito su di lui, ora per comprarlo ci vogliono tantissimi soldi. Molti aspettano il giocatore affermato ma si vedeva benissimo anche in B che Verratti aveva grande talento”.

Torniamo indietro nel tempo. Pavia, stagione 2006/07: in squadra con te c’è anche un certo Mirko Valdifiori. Che ricordi hai? “Ho sempre visto in lui grandi qualità, purtroppo però molti calciatori devono avere la fortuna di andare in B e magari vincere il campionato per farsi notare. Non capisco perché i dirigenti italiani non li vedano prima i giocatori forti, anche in Lega Pro ce ne sono tantissimi. Valdifiori sta raccogliendo tutto ciò che merita, ha fatto molto bene nelle ultime stagioni e sono sicuro che farà bene anche a Napoli. Sarri ci ha messo del suo per farlo diventare ancora più bravo. Caratterialmente è un ragazzo riservato, tranquillo, umile: sono contento che abbia finalmente la possibilità di approdare in una big come Napoli”.