Dall'Inghilterra, Farcomeni a TN: "Michu stella del Rayo e dello Swansea: avrà un impatto lento con l'Italia. E' più utile come trequartista"

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Un italiano a Londra, forse quello che sognano un po tutti, giusto per staccare la spina da questa solita Italia. Lui ci è riuscito, e da anni è affermato e apprezzato sia in Italia che in Inghilterra: abbiamo fatto due chiacchiere con Federico Farcomeni, giornalista de The Indipendent, a proposito di Michu: "Nel 4-2-3-1 era quello al centro nel tridente dietro la punta, ma anche quando giocava come centravanti si sacrificava molto e faceva molto lavoro sporco".

Quindi il suo vero ruolo è quello del trequartista? "E' un 9 e mezzo, nel senso che può fare il centravanti, ma nel gioco di Laudrup, era più uno che sfruttava inserimenti dalla trequarti. E' stato preso dal Rayo per appena 2.5 milioni, è stato un affare assoluto. Ha sfruttato al massimo l'effetto sorpresa del primo anno, era perfetto per il gioco dello Swansea".

E adesso con Monk cosa succede? "Bisogna capire ancora cosa vuol fare l'allenatore, che progetto tattico ha. Se l'anno scorso è subentrato ed ha lanciato il salvagente, quest'anno si deve appurare in che modo ha intenzione di continuare. Michu non ha beneficiato del cambio allenatore innanzitutto perché è stato infortunato, non è stata una stagione favorevole".

Ha recuperato fisicamente? "Non so di preciso, ma so che è subentrato nelle ultime gare di campionato. A prescindere dal suo infortunio comunque, avrebbe faticato comunque perché avrebbe dovuto coesistere con Bony. Un po' l'infortunio, un po' la concorrenza in attacco, ed ecco spiegati i motivi della sua vicinanza al Napoli".

In conclusione, Federico, Michu serve davvero nell'economia del campionato del Napoli? "Bella domanda! Servirebbe, ma al contrario di quanto accaduto in Premier, non credo possa avere subito un impatto positivo. Con Rayo e Swansea era una stella, al Napoli sarebbe un gregario, partirebbe dietro Higuain".