ESCLUSIVA – Pazienza: “Giaccherini farà innamorare i tifosi: ha un grande pregio. Gabbia, non commettere il mio errore. Su Pereyra…”

14.07.2016 07:45 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA – Pazienza: “Giaccherini farà innamorare i tifosi: ha un grande pregio. Gabbia, non commettere il mio errore. Su Pereyra…”
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Estate. Caldo, sole, mare. Non qui. Non a Dimaro. Piove da giorni. Ed il freddo è di casa. “E non siete contenti?”. No, Michele Pazienza. Ma il clima trentino non è il principale oggetto di discussione con l’ex centrocampista del Napoli, col fedelissimo di Mazzarri che per anni, lì nel mezzo, ha offerto impegno, umiltà ed anche qualità. Tanto da approdare anche alla Juventus. Dove ha conosciuto Emanuele Giaccherini. Era la stagione 2011/12.

E allora, Michele, cosa ci dici del prossimo acquisto del Napoli? “Che è un ragazzo eccezionale, molto disponibile con tutti. Un professionista serio. Ho bei ricordi che mi legano a lui, alla persona prim’ancora che al calciatore”.

Bene. Partiamo prima dal calciatore. “È duttile, può ricoprire più ruoli: terzo attaccante, mezzala, esterno di centrocampo. Può diventare fondamentale anche a partita in corso, cambiando posizione in base alle esigenze oppure subentrando dalla panchina. Sarà molto utile negli schemi di gioco di Sarri”.

Qual è la sua miglior qualità? “I tempi di inserimento. Ecco perché può giocare ovunque. È bravo a tagliare l’area e l’ha dimostrato anche in Nazionale. Ricordate il gol al Belgio? Ecco, quello è Giaccherini: un centrocampista che segna come un attaccante”.

Ora la persona. È un pupillo di Conte, perché? “Perché Conte va d’accordo con chi, prima delle gambe, mette in campo il cuore. Giaccherini è così: da tutto se stesso ed è per questo che, conoscendoli, farà innamorare i tifosi del Napoli”.

Loro, i tifosi, sono un po’ scettici sul suo acquisto. “Lo erano anche alla Juventus. Lo consideravano un acquisto inadatto, poi ha smentito tutti. Sono sicuro farà la stessa cosa anche al Napoli. I presupposti ci sono tutti”.

Prima e dopo la Juventus, per te, c’è stata l’esperienza all’Udinese dove, nel 2012, hai conosciuto Roberto Pereyra. “Ad Udine era un diamante grezzo, ora è migliorato tantissimo. È un giocatore importante, diverso da Giaccherini. Ha più forza fisica ma è meno bravo nelle conclusioni in porta. Tatticamente è una mezzala, non un esterno. Volendo, nel Napoli lo vedrei bene anche come trequartista, ma non come esterno alto al posto di Callejon”.

Intanto alla Juventus non è riuscito ad imporsi. “A tutti i giocatori capita di avere delle difficoltà. Fondamentale è l’approccio con l’ambiente e con l’allenatore. Magari a Napoli, con questi tifosi e con Sarri, Pereyra esploderà definitivamente. Me lo auguro”.

E il tuo ex compagno a Bologna, Gabbiadini, che farà? “Tutto dipenderà dalla sua testa. Avrà la forza mentale di vivere un’altra stagione all’ombra di Higuain? La scelta è solo sua. Io, però, posso dargli un consiglio: quando ero alla Juve avevo Pirlo davanti e scelsi di andar via, all’Udinese, per giocare di più. Potessi tornare indietro, a mente fredda non lo rifarei…”.