ESCLUSIVA – Raicevic, il talent scout: “Napoli, se lo prendi fai un affare! Ha sofferto tanto, nessuno credeva in lui. Lo paragono a..."

02.02.2016 08:30 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA – Raicevic, il talent scout: “Napoli, se lo prendi fai un affare! Ha sofferto tanto, nessuno credeva in lui. Lo paragono a..."
TuttoNapoli.net

Affare sfumato. Anzi no, si fa. Anzi no, si farà. Non oggi ma a giugno. Forse. Può riassumersi così il finale della telenovela che ha coinvolto Napoli e Vicenza per Filip Raicevic, attaccante classe ’93 che ha infiammato le ultime ore di calciomercato. L’affare è sfumato ma le parti in causa hanno assicurato che il matrimonio s’ha da fare ugualmente: il ds Giuntoli non intende lasciarsi scappare un calciatore che ha conosciuto anni fa, tra il 2010 e il 2011. Il suo agente lo offrì al Carpi ma non fu possibile tesserarlo per lo status di extracomunitario (clicca qui per la sua storia). Il primo a credere nelle qualità del ragazzo fu Bruno Russo, allora direttore sportivo della Lucchese, che lo tesserò nella stagione 2013-14: “Il tempo è galantuomo – spiega Russo a Tuttonapoli.net -, Filip sta raccogliendo ciò che ha seminato. In passato ha sofferto tantissimo, si è allenato per anni ma è rimasto fermo prima di essere tesserato da noi. La Lucchese doveva blindarlo e non l’ha fatto. Regalarlo in estate al Vicenza, per pochi soldi, è stato un errore”.

Come mai la Lucchese non ha creduto in lui? “Non lo so, non lo vedevano pronto. Idee diverse, ci sta. Felice di aver avuto ragione. Erano in pochissimi a credere in lui, quasi nessuno. Io sì. Lo vedevo in allenamento ogni giorno, aveva qualità importanti e faceva tutto con grande passione”.

In quasi due anni, però, ha segnato pochissimo. Come mai? “Perché era giovane, molto giovane, e questo ha tradito molti esperti o tifosi. I numeri spesso ingannano. Alla Lucchese ha segnato appena sei gol ma giocava per la squadra, si sacrificava, faceva il lavoro sporco. Ora è diventato anche un bomber”.

Che caratteristiche ha? “Una premessa: ha tantissimi margini di miglioramento. Finora ha espresso solo il 30-40% delle sue potenzialità. È forte di testa, tecnicamente, è strutturato fisicamente ma anche rapido. Non è la classica prima punta, è un attaccante moderno. Aiuta la squadra, sa tener palla, è bravo a fare le sponde. Paragoni? Mandzukic oppure Lewandowski. Fra un paio d’anni potrebbe giocare ad alti livelli in Serie A”.

Magari al Napoli? “Se riesce a prenderlo fa un grande investimento. Chiaramente sarà il ragazzo a dover dimostrare d’essere all’altezza della situazione. Io sono fiducioso. È il ’93 più forte in circolazione nel suo ruolo. Ha potenzialità ancora inespresse”.