L'ex Lazio Orsi a TN: "Gara dai tanti gol, sarà uno spareggio Champions. Fiducia a Rafael, ma deve maturare"

Fernando Orsi, ex bandiera della Lazio, ha rilasciato un'intervista esclusiva a Tuttonapoli.net
18.01.2015 00:30 di Pierpaolo Matrone Twitter:    vedi letture
L'ex Lazio Orsi a TN: "Gara dai tanti gol, sarà uno spareggio Champions. Fiducia a Rafael, ma deve maturare"
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© foto di Stefano Principi

Due parentesi e dodici stagioni alla Lazio da calciatore, altri cinque anni da allenatore dei portieri prima e vice-Mancini poi. Fernando Orsi è considerato una delle bandiere della Lazio, squadra della quale è diventato un importante simbolo. Alla vigilia della partita tra Napoli e biancocelesti, la redazione di Tuttonapoli.net ha contattato l'ex portiere ed allenatore. Una chiacchierata a tu per tu, con un filo conduttore legato a questa importante sfida per il terzo posto. Dalla gara dell'Olimpico alla corsa alla Champions League, passando per i consigli a Rafael - da portiere a portiere - e le polemiche post-Juventus: tanti i temi affrontati, questa l'intervista in esclusiva.

La vigilia di Napoli-Lazio, un match importantissimo per il terzo posto. Da ex bandiera biancoceleste, chi vede avvantaggiato nella gara dell'Olimpico?
"E' indubbio che le due formazioni si giocheranno il terzo posto, ma vedo il Napoli leggermente avvantaggiato da un certo punto di vista, in quanto Pioli non avrà a disposizione due calciatori fondamentali come De Vrij e Felipe Anderson. La Lazio però ha dimostrato di essere in forma fisicamente e di avere un suo modo di giocare, al di là dei singoli. Non mi meraviglierei se dovesse uscire un pareggio, che potrebbe accontentare entrambe le squadre, visto che così nessuna delle due si staccherebbe dal treno che porta alla Champions League".

E per quanto riguardo la corsa alla Champions League, crede che la Lazio sia una seria candidata? Chi ha più possibilità di giungere il terzo posto?
"Credo proprio di sì, perché sono dell'opinione che alla fine non arriverà in Champions una squadra come Sampdoria o Genoa, ma vedo maggiormente accreditate Napoli, Lazio, Inter, Milan e Fiorentina. Ad ogni modo sono certo che tra la terza e la quarta in classifica, a fine campionato, ci sarà uno o due punti di distanza".

E' stato anche il vice di Mancini nella sua prima esperienza all'Inter, poi anche quando è ritornato a novembre sembrava è stato fatto il suo nome tra i possibili candidati. Cosa pensa dei nerazzurri? Il terzo posto è un obiettivo raggiungibile?
"L'Inter ha cambiato obiettivi scegliendo Mancini, alzando il livello di qualità della squadra. Adesso i nerazzurri non possono più sbagliare, ma il calendario gli è favorevole. E' difficile arrivare alla Champions League, ma non escludo un avvicinamento alle posizioni che contano".

Questa gara arriva dopo il discusso incontro con la Juventus: cosa ne pensa delle polemiche che ha scatenato l'arbitraggio di Tagliavento?
"L'errore umano ci può stare, ma non si devono trovare alibi. Credo che il Napoli abbia trovato una squadra forte, cinica, con personalità, pertanto deve vedere anche cosa ha sbagliato, al di là degli errori arbitrali. Gli azzurri hanno solo 30 punti in classifica, per cui devono un po' interrogarsi su quanto sta accadendo".

Le difese, il vero tallone d'Achille delle due formazioni: crede che potranno essere decisive per il risultato finale?
"Nel Napoli saranno decisivi soprattutto i grandi giocatori che ha in attacco; la formazione di Benìtez spesso pecca di continuità proprio perché i vari Hamsik, Callejon, Higuain, alle volte, steccano e non riescono a dare la loro impronta. Poi sì, sono d'accordo che entrambe le squadre hanno problemi in difesa, ma c'è una differenza: tra i biancocelesti ci sono state defezioni in difesa, mentre il Napoli ha sempre avuto a disposizione tutti i titolari. Alla luce di ciò, credo che all'Olimpico potranno esserci tanti gol".

Marchetti sarà squalificato, in campo ci sarà Berisha. Che giudizio dà al secondo portiere della Lazio?
"C'è massima fiducia su questo ragazzo, che ha dimostrato, quando chiamato in causa, di poter giocare in questa squadra. E' un buon portiere, che secondo me può diventare il titolare. E' la mancanza meno importante in questo momento".

Rafael, invece, è stato spesso oggetto di critiche. Da portiere a portiere, che consiglio darebbe lei al brasiliano?
"Credo che Rafael abbia risentito anche dei risultati altalenanti della squadra. Quando un portiere deve crescere, è anche la squadra che deve aiutarti. Penso che il Napoli faccia bene a dare fiducia a questo ragazzo, ma è ovvio che anche lui deve cominciare a fare qualcosa di importante. I grandi portieri diventano grandi in relazione alla squadra che tu hai, la crescita di un estremo difensore in una grande formazione passa dalle poche occasioni che in una partita l'avversario riesce a creare: da questo punto di vista Rafael deve ancora maturare".