Portanova a TN: “Gabbiadini è migliorato sotto due aspetti. Ecco perché saltò la trattativa per Antonelli. Su Kone e quei gol al San Paolo…”

13.02.2015 15:20 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
Portanova a TN: “Gabbiadini è migliorato sotto due aspetti. Ecco perché saltò la trattativa per Antonelli. Su Kone e quei gol al San Paolo…”
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

La prima volta non si scorda (quasi) mai, soprattutto se la seconda ha tutto un altro sapore. Manolo Gabbiadini ha assaporato l’entusiasmo del San Paolo, festante per un suo gol, domenica scorsa contro l’Udinese. Sensazione magica, attimi che ti sorprendono e ti segnano per molto tempo. Primo gol per l’ex Samp a Fuorigrotta, ma solo con la maglia azzurra. Gabbiadini, infatti, aveva già segnato al San Paolo da avversario il 16 dicembre 2012. In Napoli-Bologna, conclusasi sul risultato di 2 a 3 per i rossoblù, fu lui ad aprire le marcature, con una zampata mancina che beffò De Sanctis.

Allora era uno sconosciuto, oggi fa breccia nei cuori di tutti i tifosi azzurri: “Già a Bologna aveva grandi qualità, il mio desiderio era quello di vederlo in una grande squadre e ci è riuscito”. A parlare così di Gabbiadini è Daniele Portanova, ex difensore del Napoli che quella sera del 2012 indossava la fascia da capitano del Bologna e siglò, allo scadere, il gol vittoria: “Manolo è sempre stato un finto timido – rivela Portanova ai microfoni di Tuttonapoli.net -, negli anni è migliorato sotto l’aspetto tattico ed ora lo vedo anche più tranquillo in campo, più sicuro dei propri mezzi. Ruolo? Può fare indifferentemente sia l’esterno che la punta perché vede benissimo la porta, inoltre è micidiale sui calci di punizione. E’ un valore aggiunto, in campo fa la differenza, e poi è un calciatore completo perché non è solo un giocatore ma è anche maturo come uomo”.

In quella partita segnò anche Panagiotis Kone, uno che al San Paolo inventa sempre gol pazzeschi… “E’ vero, ed io spero che ne faccia ancora tanti ad altre squadre ma non più al Napoli (ride, ndr). Kone ha qualità importanti, al Bologna ce lo godevamo perché faceva gol impensabili. Quando segnava agli azzurri un po’ mi dispiaceva per il bene che voglio alla città e alla squadra, ma ero felice per lui anche perché il San Paolo è una grande vetrina per inventare gol spettacolari”.

Dal Bologna al Genoa: lo scorso dicembre Luca Antonelli sembrava ad un passo dal Napoli, poi la trattativa saltò. Come mai? “Nello spogliatoio trapelava questa voce, ma Luca in quel momento era il simbolo della squadra, la sua volontà era quella di rimanere a Genova perché era legato alla piazza e alla maglia e forse anche per questo, alla fine, non se ne fece più nulla. Evidentemente non se l’è sentita di trasferirsi a metà campionato, anche perché era reduce da anni non fortunatissimi. Vederlo ora con un’altra maglia (del Milan, ndr) mi fa strano”.   

Da un terzino all’altro: quando eri a Siena, nell’estate del 2008, sbarcò a Siena un colombiano di nome Juan Camilo Zuniga. Che ricordi hai di lui? “Grande Zuzù, lui è il numero uno. A Siena faceva la differenza, ci ha impressionati. All’inizio eravamo tutti titubanti, poi però ci sorprese perché in campo era quello che garantiva più qualità. Giocava con una tranquillità enorme, affrontava tutte le partite con grande scioltezza sia che si giocasse contro la Juve che contro una squadra in lotta per la salvezza. Magari noi eravamo tesi, lui invece mai, giocava sempre con la stessa sicurezza. E poi in campo aveva classe, è veramente forte ed è un peccato che a Napoli non riesca a trovare la giusta continuità”.

In chiusura, che ricordi hai della tua esperienza a Napoli? “La stagione 2003/04 coincise con uno dei periodi più brutti per la società. Personalmente, però, è stato un anno magnifico. Ho avuto la possibilità di vestire una maglia importante, queste sono cose che racconti ai figli, alla gente. Sono fortunato ad aver vestito una maglia così, è una cosa che mi rende orgoglioso. Quell’esperienza mi ha dato la possibilità di crescere e maturare perché per giocare a Napoli devi avere carattere. La squadra onorò quel campionato nonostante le mille difficoltà”.