Coppa Italia occasione per i panchinari: Andujar, Mesto e Zapata adesso scalpitano

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“E' importante soprattutto per noi che giochiamo poco andare avanti in questa competizione, cerchiamo di fare il meglio per il Napoli e per la squadra” Queste le parole, chiare, di Mariano Andujar alla fine del match di ieri, che ha visto il Napoli trionfare contro l’Udinese di Stramaccioni. La gara contro i bianconeri è stata una vetrina importante per chi – come ammesso dallo stesso Andujar – gioca di meno, cercando di guadagnare minuti all’interno della stagione. Certo, ieri al San Paolo è partito titolare anche chi – come Hamsik, Gargano o Mertens – il campo l’ha assaggiato spesso durante la prima parte della stagione. È stata anche una partita utile per i nuovi Strinic e Gabbiadini, che hanno potuto sfruttare l’occasione per assimilare concretamente i dettami di Benitez. Ma la gara contro l’Udinese è stata quella del turnover, e a sfruttarla lo hanno fatto quelli che il campo lo hanno assaggiato poco, come il portiere argentino Andujar (vice campione del mondo), o un lavoratore come Mesto, o ancora Zapata, eterno secondo di Higuain.

Il risultato è stato, tutto sommato, positivo: nonostante la squadra non abbia espresso un gioco sicuro e ci siano voluti 120’ minuti più rigori per guadagnare la qualificazione, alla fine le seconde linee hanno portato a casa un risultato positivo. E c’è chi, come  Andujar, è riuscito a dimostrare di non aver niente da invidiare al titolare Rafael, regalando ottime parate durante il match e neutralizzando il rigore di Allan, poi decisivo per la vittoria. O Mesto, sempre presente quando chiamato in causa, pronto a sudare la maglia in ogni occasione. Dalla panchina gli azzurri in seconda scalpitano: Duvàn è la massima espressione di questa voglia di emergere, fuoriuscita ieri anche dalle dichiarazioni di Andujar. “Quest'anno mi tocca giocare pochissimo, spero di trovare un po' di continuità altrimenti vediamo...” cosi suona la carica Andujar, i titolari sono avvisati.