Il Re di coppe cala il poker: azzurri oltre i presunti limiti

17.04.2015 08:20 di Gennaro Di Finizio Twitter:    vedi letture
Il Re di coppe cala il poker: azzurri oltre i presunti limiti

Germania, Wolfsburg, Volkswagen Arena, terra di conquista. Nemmeno nell’anno culminato con la gloriosa coppa Uefa, il Napoli riuscì a strappare i 3 punti in terra tedesca. Ci è riuscita ieri la squadra di Rafa Benitez, lasciando spazio all’esaltazione di un pubblico che vive di queste magiche serate. Una vittoria importantissima, arrivata oltre la più rosea della aspettative, oltre ogni immaginazione. Si, perché bisogna ricordare che il Wolfsburg è la seconda forza della Bundesliga, dietro un certo Bayern Monaco, anche esso caduto in Champions contro il Porto. La squadra di Hecking aveva perso una sola gara in casa delle ultime 23 giocate tra le mura amiche, un vero e proprio fortino. E allora la vittoria di ieri assume un sapore ancora più dolce, condito dai quattro gol rifilati alle spalle del povero Benaglio, spettatore inerme di una serata magica, tinta d’azzurro. Lui, come tutti i suoi compagni, praticamente in balia di un Napoli stellare.

Un Napoli che ha ritrovato il suo capitano, quel Marek Hamsik sul quale si è detto di tutto: stagione fallimentare, inadeguato al modulo di Benitez, con la testa lontana da Napoli. Oggi i numeri dicono questo: 11 gol ed 11 assist, con ancora 2 mesi pieni da giocare per poter andare oltre i propri limiti. Ma è stata anche la serata di chi non te l’aspetti: di quel Britos, più di una volta vero e proprio baluardo in difesa; di quel Andujar, partito panchinaro ad inizio stagione ma ieri determinante con un paio di interventi miracolosi, degni di un portiere da Champions; di quel Maggio, 33 anni e ancora tanta corsa, tanta voglia e quei numeri – come quello dal quale è nato il secondo gol – da campione in erba. E poi la leadership di Higuain, le magie di un rinato Insigne, la classe di Gabbiadini, la forza di Lopez, l’esperienza di Albiol, la maturità di Inler, il temperamento di Ghoulam, il funambolico Mertens, l’instancabile Callejon. Benitez, il signore delle coppe, ha stupito ancora tutti, schierando in campo una squadra con un’anima – forse rigenerata anche grazie al ritiro di ADL – e pronta al sacrificio in campo, oltre che tatticamente impeccabile.

Azzurri oltre i proprio limiti, o almeno quelli decantanti dalla critica asfissiante nei confronti di un organico che ieri ha dimostrato di potersela giocare anche con la seconda forza del campionato tedesco. Giù il poker, adesso la partita per salvare la stagione è tutta da vincere.