Il Roma - Mertens ha chiesto di essere liberato in caso di super offerta dall'estero: i dettagli

Tutto è bene ciò che finisce bene. Almeno così sembra. Si spera. I tifosi del Napoli vogliono bene a Dries Mertens, e su questo non c’è dubbio. Quindi la notizia che l’attaccante ha fatto pace con la moglie non può che far piacere. Stavolta niente “rumours”, visto che la signora Katrine Kerkhofs, detta Kat, è stata mercoledì sera in un locale del Vomero con il marito e alcuni amici. Probabilmente si festeggiava proprio la ricongiunzione della coppia, che viveva da qualche mese una lunga crisi.

CRISI che ha portato Kat a lasciare Napoli per tornare a casa in Belgio. Non c’entravano nulla i motivi di lavoro, ma l’allontanamento era per i motivi che sembrano più ovvi. Mertens ha “lavorato” a lungo per fare pace e ricomporre la famiglia, ancora senza figli ma con una cagnetta che i due adorano e che era rimasta a Napoli. Di mezzo, però, c’è stata e c’è ancora la questione rinnovo. Qualcuno vicino a Mertens ha provato a smentire la crisi, ma la “vox populi” è stata implacabile, fino a mischiare la vita sentimentale di Dries con la lunga trattativa per il rinnovo. Lo stesso presidente De Laurentiis, non certo una persona qualsiasi, ha chiaramente detto che “tutto dipende dalla moglie”. Ma in realtà non è così. Come il “Roma” ha anticipato il 21 aprile, il rinnovo di Mertens non ha nulla a che vedere con la crisi familiare, che si spera risolta. In effetti l’attaccante qualche tempo fa chiese del tempo, perché era scosso dall’addio della moglie e voleva prima sistemare le cose, poi una volta rasserenate le idee avrebbe parlato di lavoro con i suoi agenti Francis Stijn e Laurence Melotte. Forse questo l’equivoco che ha mischiatole due cose.

QUANDO SONO ARRIVATI i primi spiragli positivi e la trattativa per il rinnovo è partita, è stato Mertens in persona a chiarire con a Giuntoli e poi a De Laurentiis che la moglie non c’entrava nulla. Del resto un professionista come potrebbe accettare che la moglie possa decidere per lui? Come scrisse il nostro giornale, Dries ha garantito che le due situazioni non erano distinte e separate, ma anche che era ottimista sulla risoluzione della crisi. De Laurentiis ha però battuto su questo tasto, forse per sviare le attenzioni o perché il patron ama questo tipo di dialettica che spesso sfiora la provocazione. Magari a fin di bene per “pungolare” il giocatore e farlo firmare al più presto. Resta, però, qualcosa da trattare: il problema è la clausola. Mertens ha chiesto di - eventualmente - potersi liberare in caso di una super offerta 
dall’estero. Anche con una clausola, purché questa non sia inibitoria verso un potenziale acquirente. De Laurentiis, invece, vuole una clausola alta. Non si conoscono le cifre, ma è chiaro immaginare che il patron è pronto a sparare alto. Tra i 35 e i 50 milioni, probabilmente. Quindi un nodo da sciogliere, mentre ci sarebbe l’accordo per un ingaggio di 4 milioni più bonus fino al 2021, con opzione per il quinto anno. Una trattativa che ora non vedrà più nemmeno il presunto ostacolo familiare, che forse non c'è mai stato al di là delle punzecchiature di De Laurentiis. Anzi, a questo punto le parole del presidente lasciano tutto in sospeso. Esiste il timore che questo rinnovo non sia così vicino come sembra, oppure si tratta solo di una dialettica di natura "tattica"? De Laurentiis, intanto, è negli Stati Uniti. L’accordo tra 
Mertens e il Napoli era circolato addirittura lo scorso giugno, durante gli Europei. Poi il cambio di agente dell’attaccante e l’inaspettato e incredibile nuovo rendimento da prima punta hanno cambiato le richieste del giocatore, che alla fine è stato accontentato. Inizialmente la società non ha gradito questo cambio di carte in tavola, ma col tempo De Laurentiis si è ammorbidito, nonostante qualche “frecciatina” non la faccia mai mancare.