Inter-Napoli, la surreale domenica di Insigne e Ranocchia: stranieri a casa propria

21.10.2014 08:00 di Fabio Tarantino Twitter:    vedi letture
Inter-Napoli, la surreale domenica di Insigne e Ranocchia: stranieri a casa propria
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Al Meazza va di scena Inter-Napoli. Si gioca la Serie A, si gioca il campionato italiano, si gioca in Italia. Undici contro undici, più tre sostituzioni a testa. In totale ventotto. Peccato che di tricolore, in campo, ci sia solo la coccarda della Coppa Italia esposta sulla maglia degli azzurri. E i calciatori, dove sono? E’ come scartare le figurine. Brasiliani? Ce li ho. Argentini? Ce li ho. Francesi? Ce li ho. Colombiani? Ce li ho. Ho anche un algerino, uno sloveno e uno slovacco. Come in una barzelletta. Italiani? Mi mancano.

Anzi no. E menomale. Ma solo due, troppo pochi. Siamo in Italia, siamo a Milano, ma Andrea Ranocchia e Lorenzo Insigne si sentono stranieri a casa propria. Unici due superstiti di una razza in via d’estinzione. Dal particolare al generale, il dato può estendersi a tutte le squadre del nostro campionato. Abuso di stranieri, come una legge. Magari ci fosse. Non è un caso, d’altronde, che sul podio dei marcatori ci siano Tevez, Callejon, Honda e a seguire Djordjevic. Guardano tutti dall’altro. Fortuna che più in basso compaiano Gabbiadini, Cassano, Di Natale e Quagliarella. Un tassello d’Italia in un mosaico multietnico. La cartolina peggiore da spedire al resto del mondo.