Stadio vuoto, il frutto di una strategia di marketing sbagliata. Partita con poco appeal, ma i prezzi sono alti

Stasera può essere battuto il record negativo di spettatori dell'era De Laurentiis
11.12.2014 15:50 di  Dario De Martino  Twitter:    vedi letture
Stadio vuoto, il frutto di una strategia di marketing sbagliata. Partita con poco appeal, ma i prezzi sono alti

 9.434 spettatori. Era il 6 Dicembre  2012, Napoli – Psv. E’ il record negativo di presenze al San Paolo nell’era De Laurentiis. Ma forse ancora per poco. Stasera contro lo Slovan Bratislava sarà difficile raggiungere anche quel numero minimo di spettatori. Fino a ieri non era stata raggiunta nemmeno la cifra di 5.000 tagliandi venduti e sarà difficile che oggi verranno acquistati altri 4.000 tagliandi.
Il Napoli si giocherà quindi il primo posto nel girone di Europa League davanti ad un San Paolo semideserto. Ed era prevedibile. L’ex Coppa Uefa, soprattutto nelle sue fasi iniziali, è una competizione che ha sempre avuto poco appeal. Mettici pure che si gioca contro la cenerentola del girone, a zero punti in classifica.

Aggiungici che il Napoli è già qualificato e che contro gli slovacchi dovrebbe essere una passeggiata prendersi almeno il pareggio che dia il primato. Considera che il periodo che sta attraversando la squadra di Benitez non è certo felice e che quindi un minimo di disaffezione è anche normale. Prendi atto che la partita sarà visibile in chiaro su Italia 1. Ed allora è normale che la vendita dei titoli d’accesso al San Paolo sia crollata così drasticamente. Considerazioni che evidentemente non hanno fatto in società. Altrimenti non si spiegano i prezzi dei biglietti, altro fattore decisivo che ha convinto i tifosi a  restare a casa. Chiedere 14 € per la curva e 25 € per i distinti in una partita del genere ci sembra eccessivo. Il Napoli poteva approfittare di un match del genere per mettere biglietti ad un prezzo simbolico, per invitare le scuole calcio al San Paolo, ottenendo tre risultati: Il San Paolo non sarebbe stato un deserto; anche se con prezzi più bassi l’incasso finale sarebbe stato sicuramente superiore; ed infine avrebbe avvicinato un po’ di più il pubblico al Napoli in un momento difficile.
Sul marketing il Napoli è sempre stata società all’avanguardia. Ma stavolta ci sembra che abbia clamorosamente sbagliato.