Al San Paolo occhi su Sportiello: il vortice di portieri azzurri può anticipare l'arrivo del dopo-Reina

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Marco Sportiello domani sera al San Paolo potrebbe trovarsi di fronte il suo futuro. Il portiere classe '92 in questa stagione ha confermato di essere pronto al grande salto, rappresenta uno dei talenti del nostro calcio ed il Napoli a gennaio ha strappato un'opzione all'Atalanta nell'ambito dell'affare che ha portato il '95 Grassi in azzurro. Sul grande futuro del portiere di Desio, infatti, non ha dubbi il ds Cristiano Giuntoli: non a caso tra i due c'è anche un grande rapporto che va avanti dalla stagione che l'estremo difensore ha disputato in prestito al Carpi. "Napoli? So della stima di Giuntoli e la cosa è reciproca - ha confermato Sportiello in un'intervista alla Gazzetta dello Sport -, ma non so se sarò un osservato speciale. Io penso a giocare e non ho paura un giorno di difendere i pali di una grande". Il dubbio più grande non riguarda lo spessore dell'estremo difensore nerazzurro, ma la situazione portieri che appare estremamente complessa. 

Reina ha altri due anni di contratto, è il leader dentro e fuori dal campo, ma l'idea è di affiancargli un dodicesimo di grande prospettiva, ma già pronto a questi livelli per eventuali problemi muscolari dello spagnolo, molto frequenti negli ultimi anni. Porte girevoli perchè Gabriel dovrebbe rientrare al Milan dopo il prestito e poche apparizioni, Rafael va piazzato dopo due stagioni problematiche. Inoltre rientrerà Sepe da un anno sostanzialmente perso alla Fiorentina, ma che sarebbe molto utile per la normativa che obbligherà i club ad inserire quattro prodotti delle giovanili nei 25. "Il posto non è sicuro da nessuna parte - ha detto Sportiello sulla possibilità di non partire titolare -, te lo devi guadagnare. E anche se parti titolare e poi fai degli errori, non giochi più. Fa parte del mio lavoro". A stagione finita le riflessioni si trasformeranno in manovre di mercato, ma domani potrebbero arrivare indicazioni importanti.