Allontanate tensioni e polemiche, a Castelvolturno settimana normale: big-match importante, poi in palio altri 39 punti

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Si avvicina Juventus-Napoli e l'attesa è arrivata quasi al livello degli eventi calcistici più importanti. Tra gli appassionati non si parla d'altro, al punto da sollevare un problema d'ascolti persino per la finalissima di sabato di Sanremo, l'evento televisivo dell'anno che si piegherà inevitabilmente allo scontro al vertice del nostro campionato. Anche per questo respingere tensione, pressione, polemiche ed euforia è stato il primo passo del Napoli in vista della sfida di Torino. La maturità della squadra di Sarri, rispetto a quanto accaduto anche in passato in una città umorale come quella partenopea, consiste pure nel comprendere che la sfida ai bianconeri è importante, importantissima, ma in nessun modo decisiva. Probabilmente neanche se a spuntarla dovesse essere il Napoli, portando a cinque punti il proprio vantaggio (o addirittura sei, con il vantaggio negli scontri diretti in caso di eventuale arrivo a pari punti).

Dopo la sfida dello Stadium ci sarà quasi un altro mini-campionato con 13 giornate e 39 punti in palio e, qualsiasi risultato verrà fuori, bisognerà gestire al meglio emozioni e tensioni. Non a caso a Castelvolturno si sta cercando di vivere una settimana come un'altra. Escludendo la visita di una delegazione del tifo organizzato, che non potrà essere presente a Torino per la chiusura del settore ospiti, e dell'impossibilità per il drone di volare sui campi - a causa del forte vento - a Castelvolturno l'avvicinamento alla gara è il solito, di grande serenità e distensione. In questo senso s'è espresso ieri anche Gonzalo Higuain: "C'è tanta voglia di scendere in campo, è come un derby, ma sono tranquillo - ha detto il Pipita -, gioco a calcio da tanti anni e sono abituato alla pressione. Dobbiamo restare calmi e non esagerare con l'euforia, perchè può farci male. Meglio restare con i piedi per terra".