Benitez alla base della crescita del Napoli: i 5 motivi. Ora il passo decisivo

16.04.2014 09:10 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Benitez alla base della crescita del Napoli: i 5 motivi. Ora il passo decisivo
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Nel giorno del primo compleanno in azzurro di Rafael Benitez è possibile cominciare a fare dei bilanci sulla sua prima stagione alle pendici del Vesuvio. In fondo, in campionato non ci si schioderà dal terzo posto e a cambiare il giudizio complessivo sarà solo la finale di Coppa Italia che è ormai l'ultimo appuntamento stagionale. La sfida con la Fiorentina modoficherà non poco l'analisi complessiva di questa annata ma pregi e difetti sono già emersi. Partendo da quest'ultimi, infatti, pare evidente come questa squadra debba ancora acquisire quella mentalità vincente necessaria per vincere lo Scudetto. Troppi punti persi per strada contro le piccole, come ammesso anche da José Callejon nella sua intervista. Serve maggiore continuità, esprimere il gioco visto al San Paolo contro Arsenal e Borussia Dortmund anche contro il Parma o il Sassuolo. Serve, insomma, continuare a crescere nella strada che Rafa ha tracciato fin dal suo arrivo a Napoli. Ci sono, però, anche i pregi, che i difetti li superano di gran lunga e portano la firma del manager spagnolo che col suo arrivo ha cambiato modo di fare calcio a Napoli. 

MERCATO - "Sono qui grazie a Benitez", Callejon nella sua intervista odierna ha ripetuto un leitmotiv espresso da diversi giocatori in questa stagione. Per conferme chiedere a Higuain o a Raul Albiol. Tutti a Napoli grazie a Rafa, calamita fondamentale per attrarre campioni che altrimenti non sarebbero arrivati. E' stato così in passato, sarà così anche la prossima estate. 

NAPOLI INTERNAZIONALE - Un punto strettamente connesso al primo ma non meno importante. Perché valorizzare il brand Napoli nel mondo vuol dire anche farsi rappresentare da campioni conosciuti ben oltre la Serie A. Vuol dire guardare e analizzare il mercato a 360°, senza limitarti a sondare chi hai affrontato direttamente in campionato. 



VALORIZZAZIONE DEL SETTORE SCOUTING - Paradossalmente dell'addio dell'amico Walter Mazzarri ne ha giovato anche Riccardo Bigon che ha finalmente potuto mettere in pratica il lavoro svolto in questi anni coi suoi uomini mercato. Il ds partenopeo e i suoi osservatori hanno avuto più libertà d'azione da Benitez che ha dimostrato di fidarsi ciecamente del loro operato. Koulibaly - difensore del Genk - è solo l'ultimo giocatore scovato, Mertens l'acquisto che in pochi mesi ha raddoppiato il suo valore. Poi Henrique e Jorginho, tutti colpi messi a segno quasi esclusivamente da Bigon e il suo staff. 

PROSPETTIVE - I limiti di un Napoli che chiuderà la stagione al terzo posto sembrano evidenti a tutti. Mancano diversi tasselli, dal centrocampista al vice-Higuain passando per esterni di difesa che solo in questo finale di stagione sembrano adatti al modulo di Benitez. Limiti che fanno ben sperare in vista di un futuro che, con i giusti accorgimenti, può risultare vincente. Se la squadra che un anno fa conquistò il secondo sembrava difficilmente perfettibile questa - anche grazie al cambio di modulo - pare avere ampi margini di crescita. 

PRETESE - Tecnico sorridente, ma al contempo esigente Benitez. Lo spagnolo sa bene che senza gli giusti investimenti difficilmente arriveranno le vittorie e questo club non potrà restare ai vertici del campionato italiano per tanto tempo. Investimenti sul mercato, certo, ma non solo. Infrastrutture - stadio all'altezza e miglioramento del centro di allenamento - le altre richieste di Benitez che spinge per avere un vivaio all'altezza degli altri top club europei. Cosa che al momento il Napoli non ha.