Cancellate le cattiverie estive, il rapporto di Sarri con i big un punto di forza. Da Higuain i complimenti più belli

29.11.2015 09:15 di  Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Antonio Gaito
Cancellate le cattiverie estive, il rapporto di Sarri con i big un punto di forza. Da Higuain i complimenti più belli
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Arrivato tra lo scetticismo generale, in un ambiente già depresso per la mancata qualificazione Champions e poi appesantito ulteriormente da un mercato probabilmente incompreso e dal primo ko col Sassuolo, Maurizio Sarri ha conquistato tutti con il lavoro sul campo, spazzando via il malcontento gara dopo gara. Ora si gode l'entusiasmo della città per la sua creatura, reduce da 17 risultati utili consecutivi (a -1 dal record) e che nelle ultime 15 gare ha raccolto 13 vittorie e due pareggi, facendo meglio anche delle big europee. A sorprendere, ancora più dei 3 gol subiti nelle ultime 15 gare e dell'imbattibilità di Reina da cinque gare, è il rapporto creato con lo spogliatoio. La più grande perplessità che accompagnava la tifoseria in estate. 

"Napoli non è Empoli" e "Come potrà rapportarsi con campioni come Higuain", le frasi più gettonate ed irriverenti in estate, ma che Sarri ha ribaltato dimostrando di essere abile tatticamente quanto nei rapporti, per tirare fuori il meglio dai suoi giocatori. Sin dai primi giorni di ritiro, il tecnico ha fatto breccia nel cuore dello spogliatoio. Parole importanti arrivarono immediatamente da Hamsik, prima dell'abbraccio nel primo allenamento di Higuain. E ad inizio campionato Reina prese le sue difese, definendolo un maestro, mentre Callejon rivelò chiaramente di essere rimasto proprio per il colloquio avuto con Sarri ("Mi ha conquistato subito, sin dal primo colloquio, facendomi sentire importante e sono rimasto per lui"). 

Ieri sono arrivate parole importanti anche da Higuain che ha dato al tecnico i meriti della sua crescita, per quella che finora è probabilmente la miglior stagione della sua carriera: "Io e il mister abbiamo parlato a Dimaro e questo incontro mi ha cambiato - ha detto al Corriere della Sera -, ho visto un uomo vero che dice a tutti quello che deve dire. Non si deve essere troppo intelligenti per capire che lui ha avuto un ruolo nel mio miglioramento. Si è dimostrato umile con tutti, anche nel rispondere a Maradona". Stesso discorso per Insigne, già al suo record di 7 gol in campionato: "Cos'è cambiato? L’allenatore, innanzitutto. Sarri mi ha dato fiducia sin dall’inizio, mi ha restituito al mio ruolo naturale, esterno sinistro d’attacco e ho ritrovato sicurezza e gol”. Ed immaginiamo che la posizione di tanti altri azzurri, cresciuti in modo esponenziale, non sia poi molto diversa.