Ci avete rotto... l'azzurro!!!

30.06.2016 18:59 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Ci avete rotto... l'azzurro!!!
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Prendete un piatto, lanciatelo a terra. L’effetto lo conoscete già. Provate poi a raccoglierne i cocci ed a riattaccarli. Vi renderete conto in maniera immediata che non tornerà mai come prima. Si formeranno crepe che inevitabilmente influiranno sul rapporto. Ora mettete al posto del piatto Gonzalo Higuain e immaginate il fratello Nicolas come la mano che lo scaraventa al terreno. È successo così, tutto all’improvviso, senza che ci fosse il tempo di analizzare le parole dette e le conseguenze. Fanno quasi sorridere le parole pronunciate da Gonzalo qualche giorno fa: “I tifosi del Napoli devono stare tranquilli, io sono tranquillo”. Una tranquillità che si è trasformata in tempesta in un battito di ciglia, una permanenza che è diventata ora più che scomoda.

Ricatto. Non c’è altro modo per definire l’uscita, per la tempistica inopportuna, di Nicolas (pensare che le parole non fossero concordate con Gonzalo offende l’intelligenza di tutti) che si è scagliato contro società e città. Un modus operandi ormai noto, vecchio e stravecchio. E che ha davvero stancato. Parlassero di questioni sportive, tecniche ed economiche. Nulla quaestio. Tirare fuori i soliti luoghi comuni sulla città o altre scuse infantili è l’emblema di chi deve attaccarsi a qualsiasi cosa per ottenere il proprio risultato. Ci si può anche lasciare. E’ la vita. Il modo in cui lo si fa, differenzia i miserabili dagli uomini veri.

Che fare? Gonzalo dice di non rinnovare. Per la serie: meglio 70/80/90 milioni adesso o due stagioni di Pipita e poi 0 euro tra due anni? La risposta ce l’avete già. E la ha anche De Laurentiis, che non potrebbe permettersi una minus-valenza così lacerante per il bilancio, considerati i milioni - quasi 40 - spesi per portarlo al Napoli nel 2013. Quindi, o si trova una soluzione sul contratto o la società sarà verosimilmente costretta a cedere l’argentino. Inutile girarci intorno. Inutile fare come ormai è di moda tra gli agenti dei calciatori azzurri. Questo atteggiamento ha stufato, stancato, devastato l’animo di chi crede ancora in dei colori ed in una bandiera. Sarà un luogo comune, sarà forse demagogia. Eppure, ogni volta che si ripropongono storie come questa, come quella di Koulibaly qualche giorno fa, verrebbe da cancellare i nomi da dietro alle maglie. E perdersi solo nell’azzurro. Quello che non tradirà mai. Quello che non si venderà mai. Quello che non si romperà mai, a differenza di questi piatti. Spesso vuoti, sul piano umano…