Da Zero a Dieci: la cura per l’insonnia, il complesso di Insigne, i lavori forzati per Gokhan e la dote unica di Callejon

20.10.2014 09:30 di Redazione Tutto Napoli.net  Twitter:    vedi letture
Fonte: di Arturo Minervini
Da Zero a Dieci: la cura per l’insonnia, il complesso di Insigne, i lavori forzati per Gokhan e la dote unica di Callejon
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Zero  ai sapientoni che avevano indicato Koulibaly come un punto debole nello scacchiere di Benitez. Consigliamo un veloce corso di aggiornamento. In crescita costante il francese. Se solo potesse contare su compagni di reparto più solidi...

Uno il palo colpito da Insigne. Uno con il suo pedigree avrebbe dovuto fare di più. Uno che ha in controllo la situazione, avrebbe servito Higuain per il più comodo degli appoggio. Quanta strada deve ancora fare Lorenzo, che davanti al portiere diventa più instabile di una mensola fissata al muro con la plastilina.

Due anni. Era il 21 ottobre 2012, l’ultima da titolare con la maglia dell’Inter di Obi. Contro il Napoli, per una legge non scritta, sfodera ovviamente una bella prestazione.

Tre al senso dell’orientamento di Britos al 11’. Come Totò sbarcato a Milano, l’uruguayano perde la bussola e si scontra con Inler rischiando il più clamoroso degli autogol. Regalategli un Tom Tom. A noi regalate la pazienza.

Quattro Ave Maria ed un Padre Nostro. Si affida all’intervento divino Rafael al minuto 39’ sul destro velenoso di Hernanes sul quale non sarebbe mai arrivato. Chiedi e ti sarà dato. Il palo dice no al brasiliano dell’Inter. L’Intervento divino salva il brasiliano del Napoli. Ma le preghiere a volte non bastano.

Cinque all’approccio alla gara di Marek Hamsik. Dopo le belle prove in nazionale, e le parole da leader rilasciate nella sosta, era lecito attendersi una prova da leader. Aspettative frustrate dal Marek timido di San Siro. La sensazione è sempre la stessa: da fantasista perde i poteri più di Gollum in presenza nelle vicinanze dell’anello

Sei ore di lavori forzati settimanali. Questa la pena che un giudice equo dovrebbe comminare a Gokhan Inler per la colossale dormita in occasione della rete di Guarin. Come una Penelope che tesse la tela di giorno e la disfà di notte. Lo svizzero incarna a pieno questo animo masochista. A questi livelli poco accettabile.

Settemila caffè cantava Alex Britti qualche anno fa a Sanremo. Non sarebbero bastati per tenersi svegli nel primo tempo narcolettico del Napoli a San Siro. Da domani la registrazione dei primi 45’ sarà in vendita in farmacia come cura infallibile per l’insonnia.

Otto…bre 2011 data dell’ultima vittoria a San Siro contro l'Inter. Con un pizzico di attenzione in più poteva si poteva ripetere l'impresa che avrebbe dato morale ad una squadra psicologimante sull'orlo di una crisi di nervi. La stagione di quello che poteva essere, e non è stato, prosegue..

Nove reti subite in campionato. Questo è il dato che racconta più di tutti il motivo per il quale il Napoli non potrà mai essere competitivo peri primi due posti in questo campionato. Punto.

Dieci alla capacità di mimetizzarsi di Josè Callejon. Impalpabile per 75’, come un camaleonte appostato sul suo ramo in attesa del momento propizio per colpire, si manifesta in tutta la sua grandezza con il destro all’angolino che batte Handanovic. I compagni combinano disastri e lui trova ancora le forze per provare a rivincerla, con un magnifico piattone al volo. Vale tanto oro quanto pesa. Segna sempre gol che sono macigni. Nient’altro da dichiarare. Nel calcio dei figuranti, Josè è un protagonista sempre da Oscar