E’ una squadra che si alimenta di sfide, non di obiettivi: ecco perché a Doha il Napoli può sorprendere ancora

16.12.2014 08:10 di  Fabio Tarantino  Twitter:    vedi letture
E’ una squadra che si alimenta di sfide, non di obiettivi: ecco perché a Doha il Napoli può sorprendere ancora
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Che fine ha fatto il Napoli? Quello che ha surclassato la Roma al San Paolo, che ha dominato al Franchi contro la Fiorentina e, perché no, anche quello sfortunato e non vincente contro Chievo e Atalanta. Dopo la sosta, gli azzurri sembrano essersi smarriti. Sono crollati sotto tutti i punti di vista. Fisicamente e, soprattutto, mentalmente. Questione di numeri e di risultati, impietosi. Le ultime quattro gare lasciano riflettere e spaventano. Tre pareggi ed una sconfitta, sei gol fatti ed otto subiti. Di contro avversari tutt’altro che irresistibili, a partire dal Milan di Inzaghi che, oltre al cuore, ha impressionato per poco altro.

Ecco, il cuore, il simbolo di una squadra che mostra carattere e con grinta e determinazione sopperisce ai propri limiti. Il Milan ha avuto più voglia di vincere, e il Napoli gliel’ha lasciato fare. Con Cagliari, Sampdoria ed Empoli, poi, storie diverse. Prima spreconi (col doppio vantaggio dilapidato contro i sardi di Zeman), poi attendisti, infine irriconoscibili. Ogni gara ha il suo volto, mai lo stesso Napoli. E’ così dall’inizio della stagione, nel bene e nel male. La squadra sembra alimentarsi di sfide, non di obiettivi. Stupisce se qualcuno la dà per spacciata, delude quando occorre fare risultato per raggiungere il traguardo prefissato ad inizio stagione. La forza dell’avversario, in alcuni frangenti, sembra un optional. Ecco perchè la Roma di Garcia subisce per novanta minuti, mentre il Cagliari fa tre reti e rimpiange di non aver vinto al San Paolo. A due gare dalla chiusura del 2014, ancora troppi sono i dubbi che aleggiano a Castel Volturno. Riuscirà il Napoli a diventar grande? Ma soprattutto, saprà regalare ai suoi tifosi la seconda Supercoppa Italiana della propria storia? L’impressione, è che la finale di Doha sia più alla portata della sfida di giovedì. Perché? Perché la Juve è la gran favorita favorita, mentre il Parma è “solo” fanalino di coda della Serie A. Questione di sfide.