Gabbiadini, il benedetto problema di Benitez

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Manolo Gabbiadini ha già conquistato Napoli ed il Napoli. Gli sono bastate 11 presenze e 4 reti per dimostrare il suo infinito valore e confermare la grande intuizione del club partenopeo. Un colpo che era già considerato il migliore del mercato di gennaio ma che, al momento, sta superando ogni più rosea aspettativa. Nessuno si attendeva un impatto così devastante in un reparto che era già tra i più forti della Serie A.

E, adesso, per Benitez viene il bello: anche a Torino, quando chiamato in causa, l’ex doriano è stato il migliore in campo garantendo dinamismo ed imprevedibilità all’attacco. E, proprio per questo, in tantissimi hanno criticato la scelta del tecnico spagnolo, che ha deciso di non schierarlo dal primo minuto. Una decisione che, tatticamente, proprio col Toro era difficile da mettere in pratica: la forza dei granata sulle corsie esterne necessitava infatti di due calciatori in grado di ripiegare come Callejon e De Guzman, che nonostante siano stati poco lucidi in attacco nella fase di non possesso hanno garantito il loro solito contributo.

Certo è che rinunciare al talento di Calcinate appare in ogni gara più difficile e già stasera, contro la Lazio, il classe ‘91 dovrebbe ritrovare una maglia da titolare in un match complesso e decisivo. Gabbiadini è senza ombra di dubbio l’uomo più in forma a disposizione di Benitez, che da qui al termine della stagione dovrà inevitabilmente andare incontro alle polemiche quando deciderà di lasciarlo riposare facendo affidamento sulle alternative a sua disposizione, che sono comunque di grandissimo livello. Un benedetto problema.