Gli effetti speciali di Aurelio

27.05.2016 20:20 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
Gli effetti speciali di Aurelio
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© foto di Antonello Sammarco/Image Sport

Prendete la normalità, magari abituatevi ad essa, poi provate a non farvi annoiare dalla stessa. Uno che prova a sfuggire a questa logica è Aurelio De Laurentiis, da sempre abituato a vivere sopra le righe la sua avventura nel mondo del calcio. Dalle fughe in motorino, alle sfuriate contro la Lega calcio e gli arbitri: il curriculum nel settore è piuttosto lungo e variegato. Una predilezione per gli effetti speciali che non ha mancato di manifestarsi nella gestione di queste ultime settimane. “Gelo tra Sarri e De Laurentiis”, “Clima teso”, “Situazione che potrebbe portare ad una rottura”. Se ne sono dette e scritte in tantissime sull’argomento, arrivando ad ipotizzare un’addio del tecnico che ha riportato la Champions, diretta, ed un entusiasmo che si era affievolito nell’ultimo periodo del ciclo di Rafa Benitez.

Le sorprese. Il patron del Napoli è così. Ha nicchiato, fatto spallucce, ed atteso il momento della vendetta come si fa mentre il piatto si raffredda. Per gustarlo di più. Nelle ultime ore ha definito la questione allenatore, mostrando di aver fatto un grande passo verso il tecnico, sul piano economico e della gratificazione per il lavoro svolto. “Mi sento veramente parte di questa famiglia. Mi ha offerto un contratto di livello sotto tutti i punti di vista e non era tenuto a farlo perchè io già ce l'avevo. Ha fatto un gesto veramente importante, sono contento perchè mi ha riconosciuto tanto. Se sono arrivato a questo livello lo devo a lui e nella scelta che ha fatto. Questo mi soddisfa enormemente”. Queste parole di Sarri vanno lette, rilette, evidenziate e ricordate. Traspare la commozione, il rispetto, la fatica di un uomo che raggiunge un altro gradino inatteso di una carriera che pare entrare nel suo vivo, dopo quarant’anni di gavetta nei campi di periferia.

La gratitudine da una parte, quella di Maurizio che ha la forza di capire che quello del patron non era gesto dovuto, il riconoscimento dell’ottimo lavoro svolto dall’altro. De Laurentiis, che non è certo uno sprovveduto, non avrebbe certo permesso di lasciarsi sfuggire un tecnico che ha portato benefici sul piano tecnico ed economico, andando a rivalutare capitali che sembravano ormai perduti. Qualcuno magari lo aveva auspicato un divorzio, per intaccare l’equilibrio di una squadra destinata solo a migliorare agli ordini del tecnico che ha già conquistato tantissimi record e che, con un buon mercato, può batterne ancora tanti altri. Seppur con gli effetti speciali, la fumata bianca per il rinnovo è arrivato. Per le persone dotate di buon senso è sempre stata una mera formalità. Chi ha parlato di gelo o altre problematiche, ha inseguito chimere mai esistite…