Gli spari sopra: mitra contro mazze da golf. Vince ancora il Benitez pacifista nella piazza dei processi capitali

03.03.2015 19:10 di Arturo Minervini Twitter:    vedi letture
Gli spari sopra: mitra contro mazze da golf. Vince ancora il Benitez pacifista nella piazza dei processi capitali
TuttoNapoli.net
© foto di Daniele Buffa/ Image Sport

"Se siete ipocriti alibi, non siete mai colpevoli". Correva l'anno 1992, Vasco Rossi cantava "Gli Spari sopra" e la frase poc'anzi citata descrive al meglio la situazione degli ultimi giorni. Un disastro di proporzioni bibliche, a sentire alcuni. In riva al fosso, aspettavano Benitez come uno sciacallo aspetta una carogna. Un'attesa vana per diverse settimane, con un Napoli che giocava bene, per qualcuno si era anche italianizzato (che erano così tutti più contenti) e che poi quando a Torino a provato a fare l'italiano - che prima a loro piaceva - non gli è piaciuto più.

Fazioni, interessi, vento da pompare in una vela ed in una direzione di favore. Poca lucidità nell'analizzare una sconfitta nata da una gara preparata in un certo modo (semmai su quello si dovrebbe discutere) e rovinata da due follie difensive, di Koulibaly prima e di Albiol/Strinic poi. Come avere la macchina carica, avere in mano la cartina con il percorso stabilito e poi buchi una ruota. E' chiaro che le cose cambiano. Sarebbe più utile, ed intelligente, discutere del perchè il Napoli abbia scelto di fare quel tipo di Gara a Torino. Chiuedersi il perchè il Napoli non possa avere delle soluzioni tattiche diverse, quando, per restare con l'esempio di prima, buchi una ruota e devi cambiare programmi. Interrogarsi su quale tipo di lavoro abbia svolto Benitez per contrastare i blocchi sui calci piazzati, che già hanno punito gli azzurri in altre occasioni prima di Torino. Invece no. Ad ogni sconfitta riemergono i vecchi rancori. Questioni personali. Si tira fuori la bandiera dal cassetto e ci si riempe la bocca con slogan triti e ritriti.

Benitez, che è intelligente, con l'atteggiamento nel dopo gara di Torino ha voluto lanciare un messaggio ai suoi. Perchè, alla fine, è quello che gli interessa: vincere, non fare bella figura davanti nei salotti televisivi. L'avesse fatto Josè Mourinho tutti avrebbero steso tappeto rosso e celebrato come genio più di Einstein. Perchè è di moda fare così. Benitez, invece, è stato trattato come lo scemo del villaggio. Accusato di disonestà, di mancanza di rispetto e gli hanno quasi augurato l'esonero. Rafa ha incassato, fatto sua la lezione come sempre senza cadere nelle provocazioni. Ha tenuto a colloquio la squadra, scegliendo di rendere pubblica la cosa per rendere palese i motivi del suo fastidio dopo la sconfitta di Torino. Ha risposto con classe ai suoi detrattori, invitati a discutere di argomento sui quali, secondo Benitez, sono più ferrati, tipo golf. Ha incassato critiche aspre da grandissimi ex calciatori, che da allenatori hanno però in curriculum esperienze al Cervia e poco altro. Rafa ha scelto la diplomazia in tutta risposta, usando parole appuntite. Che spesso fanno più male degli spari...