GRAFICO – Senza Higuain, un Napoli più forte: dopo 6 giornate migliorati punti, gol fatti e subiti. In attesa dei 5 nuovi acquisti

25.09.2016 19:51 di Mirko Calemme Twitter:    vedi letture
GRAFICO – Senza Higuain, un Napoli più forte: dopo 6 giornate migliorati punti, gol fatti e subiti. In attesa dei 5 nuovi acquisti
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Forse si ci sta iniziando ad abituare anche troppo ad un Napoli così vincente. Le polemiche degli ultimi giorni per la querelle tra De Laurentiis e Sarri e quella del patron con i tifosi infuriati per il caro-biglietti, i rinnovi contrattuali, la Champions e le gare ogni tre giorni ci hanno fatto quasi perdere di vista una serie di dati fondamentali che certificano un fatto: il club azzurro, almeno finora, è più forte dell’anno scorso. Nonostante l’addio di Gonzalo Higuain. Non è esattamente un dettaglio.

Basta consultare la classifica di Serie A di un anno fa dopo la sesta giornata: i partenopei erano decimi, con 9 punti in classifica, 12 gol fatti e ben 7 subiti. Le reti erano state segnate da Higuain (5), Insigne (3), Allan (2), Hamsik e Gabbiadini (1): un ruolino sicuramente condizionato dall’avvio a rilento contro Sassuolo, Sampdoria ed Empoli, ma comunque estremamente migliorato quest’anno.

Il Napoli oggi è secondo, da solo, con 14 punti, uno in meno della Juventus capolista e cinque in più rispetto a un anno fa. Ha segnato 14 gol (due in più dell’anno scorso) e ne ha incassati solo 5 (due in meno di un anno fa). I suoi marcatori sono stati Callejon (5), Milik (4), Mertens ed Hamsik (2) e Gabbiadini (1).

Numeri assolutamente positivi, che vanno poi analizzati ancora più a fondo. Soprattutto in due aspetti: i due stop in campionato contro Pescara e Genoa sono stati pesantemente condizionati da decisioni arbitrali sfavorevoli, universalmente riconosciute dai media Nazionali. Non va dimenticata, poi, la profondità della rosa, differenza macroscopica rispetto alla scorsa stagione: Sarri ha spiegato che dopo la sosta alcuni tra i nuovi acquisti ancora non utilizzati (Tonelli, Maksimovic, Rog, Diawara e Giaccherini) saranno pronti per dare una mano in vista del nuovo tour de force. Considerando il valore dei calciatori di cui si parla, una bella mano.

La difesa resta solida (ed è reduce da due clean sheet consecutivi con un Pepe Reina tornato al massimo della forma), l’attacco resta atomico. Anzi, l’artiglieria azzurra potrebbe ancora migliorare, visto che all’appello mancano ancora le reti di un Lorenzo Insigne disturbato, probabilmente, dalle vicende relative al suo contratto (che presto potrebbero risolversi) e quelle di Manolo Gabbiadini, che contro il Chievo si è finalmente sbloccato con il suo tipico sinistro a giro.

Motivi per essere ottimisti, quindi, ce ne sono, ed anche tanti. Per qualità della rosa e gioco espresso in campo, siamo di fronte al miglior Napoli dell’era De Laurentiis, e con premesse del genere sognare in grande diventa obbligatorio. Farlo nonostante l’addio del miglior capocannoniere di tutti i tempi non è roba da poco. Ed era tutto, tranne che scontato. 

In basso le classifiche di Serie A dopo 6 giornate delle ultime due stagioni, tratte da Transfermarkt