Higuain, è l'ora di tornare a guidare il Napoli dopo mesi da cancellare

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Gonzalo Higuain ha trascorso mesi decisamente particolari. Lo scorso giugno, concluso nel modo peggiore il campionato, in pochi credevano nella sua permanenza a Napoli. La seconda stagione consecutiva senza Champions sembrava dovesse pregiudicare la permanenza di un campione che ha vissuto un'annata decisamente negativa. A conferma di ciò anche la Copa America, le critiche provenienti dall'Argentina per l'ennesimo errore dal dischetto del 2015 e un nervosismo che col passare dei mesi appariva sempre più evidente.
Tutto, insomma, lasciava presagire una sua partenza, anche perché le pretendenti non mancavano e soprattutto in Inghilterra erano pronti a 'sparare' offerte da 40-50 milioni di euro per acquistarlo. Rumors e dichiarazioni di interesse si sono susseguite con una impressionante velocità, ma il tutto è avvenuto prima della rivelazione di Aurelio De Laurentiis: "Nel contratto c'è una clausola da 94 milioni di euro. Chi vuole Higuain deve pagare quella", sentenziò il numero uno del club partenopeo togliendolo di fatto dal mercato. Dopo quelle dichiarazioni a nulla è servito qualche malumore del giocatore esternato, c'è da dire, solo dal suo entourage. A nulla sono servite le continue chiamate dall'Inghilterra visto che dal Napoli è arrivata sempre la stessa risposta: o 94 milioni di euro o il giocatore non si muove.

Già i primi di agosto era quindi chiara la permanenza di Higuain per il terzo anno consecutivo in azzurro, nonostante il passaggio da Benitez a Sarri. Il nuovo allenatore ha subito cercato di mettere il Pipita nelle condizioni migliori. L'ha rassicurato, cioè, sulla sua certa presenza nell'undici titolare nonostante un reparto avanzato con tantissimi interpreti anche alla luce del passaggio dal 4-2-3-1 al 4-3-1-2. Higuain gioca, tutti gli altri ruotano. Questo il pensiero di Sarri che proprio in questi giorni potrà lavorare ancora di più col giocatore vista la permanenza a Castelvolturno dell'argentino nella pausa per le nazionali. Allenamenti importanti per tornare al 100% della condizione fisica, un passaggio necessario per tornare ad essere il leader tecnico e carismatico della squadra. La sfida nel 2015/16 sarà quella di imporsi come il migliore centravanti della Serie A. La speranza è quella di un epilogo diverso rispetto alla passata stagione.

Pompeo Paolo Serra