I numeri non mentono: il vero Marek sta tornando

04.02.2015 09:20 di  Mirko Calemme  Twitter:    vedi letture
I numeri non mentono: il vero Marek sta tornando
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Uscire da un momento di difficoltà come quello vissuto da Marek Hamsik nell’ultimo anno e mezzo non deve essere semplice. Lo slovacco, che anche ai tempi di Mazzarri aveva manifestato la mancanza di costanza come unico limite del suo cristallino talento, con Benitez in panchina è diventato quasi un calciatore qualsiasi, trasformandosi a tratti addirittura in un peso. Dopo un inizio di stagione da incorniciare con 6 gol in 11 presenze, Marek nel 2013/14 è praticamente sparito.

Il calciatore talentuoso che incantava Napoli era diventato spento, impacciato, quasi spaventato in campo. L’infortunio che lo ha tenuto ai box 50 giorni sembrava avergli portato via tutta la sua verve, consegnando a Benitez un giocatore diverso dal capitano del Napoli. C’è stato (e c’è tuttora) chi ha parlato di un modulo poco adatto alle sue caratteristiche come causa del suo male oscuro. E’ vero, con il 4-2-3-1 ed un Napoli che ha messo in soffitta il contropiede sistematico di Mazzarri cercando, invece, di dominare il gioco, per Marek trovare i suoi letali e temibili inserimenti è più complesso. Ma limitare tutta la sua forza a questa caratteristica è quasi un insulto alla sua classe, Hamsik non è solo questo. Quando è in giornata lo slovacco è tra i migliori al mondo: ha un’intelligenza tattica unica, è un assistman di lusso e sa trovare la porta con conclusioni precise e potenti anche da lontano.

Il peggio, però, sembra finalmente alle spalle: Hamsik in questa stagione ha iniziato una lenta ma inesorabile crescita, che ha raggiunto il suo apice con la splendida prestazione di Doha, dove si fece valere a tutto campo con conclusioni temibili ed assist al bacio. D’altronde, anche i numeri non mentono: con 6 gol ed 8 assist in 28 presenze è in linea con le sue migliori annate e continuando a questo ritmo potrebbe addirittura battere il suo record di reti (13).

Dopo gli innesti di Strinic e Gabbiadini, il ritorno del vero Hamsik sarebbe un colpo da top-club per il sodalizio partenopeo, unito da un legame sempre più indissolubile col suo capitano nonostante le difficoltà. La conferma, da questo punto di vista, è arrivata con la stilettata destinata a Mino Raiola, che ha definito un errore il suo non voler cedere alle lusinghe degli altri club: “Mino ha le sue idee, ma resto orgoglioso di quello che ho fatto”. Senso d’appartenenza ed orgoglio, merce rara in questo calcio. Merce da tenersi stretta.