Il disfattismo del ridimensionamento è un ricordo lontano. Tutti i leader stregati da Sarri, Callejon il primo: "Sono rimasto per lui"

Arrivato tra lo scetticismo generale, Maurizio Sarri ha conquistato tutti.
10.10.2015 09:00 di Antonio Gaito Twitter:    vedi letture
Il disfattismo del ridimensionamento è un ricordo lontano. Tutti i leader stregati da Sarri, Callejon il primo: "Sono rimasto per lui"
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Arrivato tra lo scetticismo generale, Maurizio Sarri ha conquistato tutti. Delle spettacolari prestazioni dell'ultimo periodo e della striscia di risultati s'è detto di tutto, sottolineando i meriti del tecnico nell'identità, la gestione del turnover e l'enorme impronta sul piano dell'organizzazione di gioco che ha portato nelle ultime sei gare a 18 gol fatti e, soprattutto, ad una sola rete incassata. Un dato incredibile se pensiamo che gli stessi elementi, ad eccezione di Hysaj, erano protagonisti di una difesa con numeri da zona retrocessione appena qualche mese fa. Detto questo, c'è molto altro che va al di là del campo.

Sin dal suo arrivo, Sarri è stato accompagnato da perplessità sull'impatto con una realtà completamente diversa da Empoli. "Il campo è lo stesso", la replica - con la solita ironia - a chi al primo passo falso gli ha sottolineato polemicamente che "Napoli non è Empoli", frase ripetuta nei commenti quasi come il ritornello dell'estate. Chi aveva esaltato l'arrivo di Benitez, palmares alla mano, ha invece accolto con diffidenza il tecnico di Bagnoli. "Come può uno che viene dall'Empoli confrontarsi con i campioni azzurri ed avere autorevolezza?", l'interrogativo estivo di tifosi e gran parte degli addetti ai lavori, dopo un finale di stagione complicato con tante polemiche proprio sulla gestione del gruppo e dei ritiri ordinati dalla società.

Sono bastati poi i primi giorni di ritiro per capire invece che l'umiltà ed i modi di Sarri non potevano non fare breccia nel cuore degli azzurri. Parole importanti arrivarono immediatamente da Hamsik, seguito da Reina ed altri leader dello spogliatoio prima dell'abbraccio e dei primi allenamenti a fine ritiro con Gonzalo Higuain: oggi tutti sottolineano il miglior inizio di stagione in carriera del Pipita, spinto da una fiducia e da un rapporto con Sarri - tanto sentito quanto inaspettato - che probabilmente non ha mai avuto con altri tecnici. Ieri Josè Callejon ha aggiunto un altro capitolo a questo tema. "Sono rimasto grazie a Sarri", ha detto lo spagnolo, raccontando l'importanza del primo colloquio con il tecnico per la sua permanenza in azzurro. Quando l'opinione diffusa era quella di una cessione scontata, addirittura favorita dopo l'arrivo di chi invece - paradossalmente - scopriamo l'ha conquistato e spinto a restare.