Il patto per il 2015: Hamsik suona la carica per cancellare il grande rimpianto

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Possiamo essere quelli di Doha. Sempre. E' un pensiero fisso nella testa degli azzurri, un rimpianto che gli azzurri proveranno a cancellare nel 2015. Patologia inspiegabile, a tratti irreversibile, che ha portato gli azzurri a dilapidare punti su punti in campionato contro avversari di caratura inferiore, per poi esaltarsi nelle grandi sfide e contro avversario ben più impegnativi.

"Abbiamo dimostrato molto meno del nostro valore, soprattutto con le piccole in casa. Il campionato però è lungo e vogliamo consolidare il terzo posto". Parole firmate, non a caso, Marek Hamsik. Il capitano ha voluto chiudere l'anno con questo auspicio, un monito per la squadra e per se stesso in vista della seconda metà di stagione. Consolidare il terzo posto e non entrare in un mischione che potrebbe poi diventare pericoloso nel rush finale. Meglio stabilire subito le distanze ed i reali valori di un campionato che vede il Napoli, staccato sì dalla coppia di vertice formata da Juventus e Roma, ma sicuramente un gradino sopra rispetto alle rivali - o presunte tali - per la terza piazza che vale l'accesso ai preliminari di Champions.

Solo una questione mentale. Un esercizio psicologico alla vittoria. Benitez lo sa, si è arrabbiato tanto con i suoi nelle ultime settimane per alcune prestazioni che hanno palesato proprio questa incapacità di mantenere l'approccio giusto con costanza. "Lavorare, migliorare, perfezionare degli automatismi". Questo il mantra che il tecnico ripete da settimane, senza aver ottenuto grandi frutti nelle sfide contro le ormai famigerate piccole. 

Gennaio ad alta tensione. Al ritorno dalle ferie natalizie gli azzurri sono attesi ad un ciclo di gare stimolanti e nelle quali è difficile immaginare black out mentali. Esclusa la gara dell'epifania con il Cesena, infatti, il calendario del Napoli a gennaio prevede le sfide con Juventus e Genoa - al San Paolo - e la trasferta romana contro la Lazio. Gare impegnative, probanti, nelle quali la squadra sarà chiamata a confermare quel terzo posto divenuto obiettivo imprescindibile per pianificare il futuro. Il salto di qualità, però, va fatto già nella gara di Cesena, una sfida che non ha il fascino di quella ai bianconeri, ma vale sempre e comunque tre punti. Che gli azzurri abbiano finalmente imparato la lezione?