In Rafa…el we trust: dopo la benedizione di Reina c’è una nuova certezza per Benitez

20.11.2014 17:00 di  Arturo Minervini  Twitter:    vedi letture
In Rafa…el we trust: dopo la benedizione di Reina c’è una nuova certezza per Benitez
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© foto di Federico De Luca

In Rafa we trust. Lo slogan, una sorta di adesione al pensiero di Benitez ed alle sue idee calcistiche, è stato da mesi ormai importato anche a Napoli, dopo la sua coniazione da parte dei tifosi del Liverpool. Credere, fidarsi ed affidarsi ad un tecnico appoggiando in ogni sua decisione. Nel calcio, per ottenere grandi risultati, serve – soprattutto – questo: la fiducia ed il sostegno dell’ambiente e dei collaboratori. Il Rafa dello slogan è chiaramente Benitez, ma nelle ultime settimane – finalmente – la fiducia dell’intera pizza è aumentata anche su Rafa…el Cabral. Il portiere brasiliano, finito ad inizio stagione spesso anche senza particolari colpe nel mirino della critica, sembra aver ritrovato quell’autostima e quella sicurezza che sono fondamentali per chi sceglie un ruolo tanto enigmatico e solitario come quello del portiere.

 A dirla tutta, Rafael, nell’inizio di stagione del Napoli così disastrato non aveva recitato un ruolo da protagonista. Nessun errore – le colpe dell’incomprensione di Bilbao sul 2-1 dell’Athletic sono da attribuire ad Albiol più che al brasiliano – particolare ma puntualmente sotto accusa. In realtà Rafael – che tra l’altro era reduce dal terrificante infortunio subito contro lo Swansea lo scorso febbraio – pagava più che altro le accuse che venivano mosse alla società, rea di non aver fatto tutto il possibile per trattenere Pepe Reina. Di riflesso, sul ragazzone classe ’90, è stato spesso riversato tutto il rancore degli insoddisfatti della campagna acquisti estiva.

A dirla tutta, anche Rafael, seppur senza svarioni clamorosi, del suo per meritarsi qualche reprimenda ce lo aveva messo. Incapace di comunicare con la difesa, quasi intimidito nel trovarsi a guidare all’improvviso una fuoriserie da primo pilota. Ha faticato, ha lavorato in silenzio, cercando di trovare quella brillantezza che fisiologicamente mancava dopo la lunga sosta ai box.

La svolta, emotiva e tecnica, è arrivata nella gara casalinga contro la Roma. Sugli spalti, quasi a testimoniare il passaggio di consegne ed a “benedire” l’investitura del suo erede , c’è anche Pepe Reina. L’ex tanto rimpianto. L’ex arrivato per sostenere i vecchi compagni e trasmettere serenità al ragazzo che lo scorso anno ha potuto studiare ogni piccolo trucco di una vecchia volpe come Reina. Contro i giallorossi arriva la migliore prestazione stagionale di Rafael, che riesce a mantenere la sua porta imbattuta ed a trasmettere sicurezza all’intero reparto. Impresa ripetuta anche contro lo Young Boys in Europa League ed a Firenze, dove Rafael ha saputo esaltarsi con la strepitosa parata su Cuadrado che ha messo in congelatore la vittoria.

Tre gare senza subire reti. Tre partite per ritrovare le vecchie certezze e riconquistare quella fiducia che sembrava essere venuta meno da parte di stampa e tifoseria. L’ennesima dimostrazione che nel calcio, e non solo, bisognerebbe essere meno frettolosi e lasciarsi guidare dall’equilibrio. La rinascita del Napoli è passata anche dalla crescita del brasiliano tutto preghiere e parate. Adesso si può finalmente: anche In Rafa…el we trust. Era ora...